L'uso improprio del termine kamikaze
Le parole - lo dico anzitutto a me stesso, perché ogni tanto mi scappano - sono come le pietre e dunque bisogna usarle con l'accortezza di un bilancino da farmacista.
...continuaLe parole - lo dico anzitutto a me stesso, perché ogni tanto mi scappano - sono come le pietre e dunque bisogna usarle con l'accortezza di un bilancino da farmacista.
...continuaNon è facile ormai trovare spazio per la lettura, perché nei momenti buoni per farlo, i "Social" (nel mio caso "Twitter") sono diventati piuttosto ipnotici, l'offerta televisiva così tentatrice da offrire quasi tutti i giorni qualcosa da non mancare e poi confesso una tendenza, se trovo un libro che mi piace, a volerlo finire il più in fretta possibile e questo non è sempre compatibile con gli impegni.
...continuaLa nostra mente permette di tornare indietro nel tempo senza metterci a scartabellare nei cassetti fra vecchi documenti e fotografie del passato.
...continuaCominciamo dal più semplice per poi arrivare al più complesso.
...continuaOsservavo ieri - e da lì riparto oggi - che qualche rinuncia alla libertà, dopo gli attentati islamisti concatenati in un crescendo di orrore, ci dovrà essere.
...continuaTocca cominciare con qualcosa che tutti sappiamo nell'automatismo della nostra memoria e ci vediamo mano nella mano con gli amichetti della nostra infanzia.
...continuaInchiodato sul divano per motivi di salute, ho seguito in televisione e con meticolosa lettura dei giornali la terribile situazione in Francia, che è stata ben rappresentata dal volto terreo del presidente François Hollande, emozionato e commosso, nel suo primo intervento dall'Eliseo a pochi minuti dopo la raffica di attentati.
...continuaNormalmente sono informato in fretta dei fatti del mondo.
...continuaIn questi giorni di convalescenza e di parziale astensione da Internet, mi concentro su aspetti di maggior intimità familiare grazie anche al fatto che quando si è un pochino malati ci sta che uno se ne possa ragionevolmente approfittare per farsi accudire.
...continuaProprio l'altro giorno, durante delle chiacchiere senza tema fisso con degli amici, ragionavamo sul fatto che quando ci sono delle cose che ci vanno storte bisognerebbe farsi un giro in un ospedale per constatare, nella terribile realtà delle malattie, che c'è sempre di peggio su cui riflettere e con cui fare un esercizio di comparazione.
...continua