Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e analizzare il nostro traffico. Si prega di decidere se si è disposti ad accettare i cookie dal nostro sito Web.
10 ago 2024

Bloccati nello spazio

Ogni evoluzione tecnologica, che sia utile e non bellica, mi piace moltissimo. La generazione dei baby boomer cui appartengo (e che difendo a spada tratta, perché mi sono stufato di incassare) ha assistito a passi da gigante che nessun altro prima ha vissuto.

Il che non significa affatto la mancanza di delusioni e di preoccupazioni.

Per dire: una delusione è che c’ero cascato alla notizia che a Parigi per le Olimpiadi ci sarebbero state le macchine volanti, una speranza che coltivo da anni, avendoci illuso sul punto sin da bambini. Passa il tempo e ci sono solo prototipi e balle…spaziali.

Fra...

...continua
09 ago 2024

Giovani, diaspora e identità

Ho incontrato, tempo fa, una dozzina di giovani valdostani che vivono e lavorano a Bruxelles e, come loro, ce ne sono tanti in Paesi vari. Un pannello nella recente Rencontre Valdôtaine a Champdepraz mostrava appunto questa presenza un po’ dappertutto.

Una sorta di diaspora di cui abbiamo contezza anche parlando con i nostri amici, che hanno figli in giro e questo avviene molto più di quanto si verificasse sino a pochi anni fa. Un fenomeno da osservare e comprendere, pur con qualche preoccupazione per un flusso che di primo acchito può essere anche letto come un parziale svuotamento a detrimen...

...continua
08 ago 2024

14 Ottomila per Marco

Conosco Marco Camandona da quando era un ragazzino. È sempre stata una persona gentile e sorridente, dando attorno a sé un senso di serenità, che penso sia una dote importante in un alpinista di grido, in una guida alpina affermata e in un capo spedizione vero leader di diverse imprese alpinistiche.

La mia famiglia conosce la sua da tempo e il papà Peppino, amico del mio, imprenditore nelle pompe funebri, era un valdostano duro e puro, pieno di verve e di joie de vivre, come contrappasso al suo lavoro.

Marco, negli scorsi giorni, con la salita del Gasherbrum I, ha completato la sua lunga cava...

...continua
07 ago 2024

C’è critica e critica

Leggo con curiosità su La Stampa domenicale nella edizione valdostana, ormai da molte settimane, un’intervista - che pare abbia un format in ogni edizione locale del quotidiano torinese - a persone le più varie che, con rare eccezioni, si esprimono in maniera molto critica dapprima con colloqui dedicati più sulla città di Aosta e ora allargandosi alla Regione tutta intera. Un esercizio democratico di certo utile, anche se noto spesso qualche eccesso polemico e anche in talune testimonianze scarsa conoscenza di questioni nodali che vengono liquidate con faciloneria.

Viene in mente in qualche es...

...continua
06 ago 2024

Viaggiare per i Social

Parto da un articolo del quotidiano Alto Adige, che cita alcune località della Provincia di Bolzano letteralmente assaltate dai turisti. Esempio di overtourism, cioè un pigia pigia eccessivo di persone in pochi spazi che vengono letteralmente consumati, creando disagi ai residenti e agli stessi turisti costretti alla calca.

Apro parentesi, prima di tornare in montagna. Giorni fa, mi sono trovato ad attraversare la piazzetta di fronte alla Fontana di Trevi, provando disgusto per una marea umana accalcata di fronte ad un capolavoro che finisce per non essere goduto. Ma quello che impressionava ...

...continua
05 ago 2024

Vincere e perdere

Un tic linguistico, vale a dire un modo di dire ripetitivo che si imprime nel linguaggio di una certa generazione, potrebbe valere sul tema saper perdere, così in voga in epoca olimpica fra esaltazioni e delusioni.

"Bisogna saper perdere. Bisogna saper perdere, Non sempre si può vincere”: così in una canzone del 1967 (avevo 8 anni!) dei The Rokes con voce del camaleontico Shel Shapiro.

Poi ad ogni Olimpiade spuntava la frase: ”L'importante è partecipare" attribuita al Barone Pierre De Coubertin. La sua prima proposta di far rivivere gli antichi Giochi Olimpici arrivò nel 1892, quando suggerì c...

...continua
04 ago 2024

Più sensi

Vista, udito, tatto, gusto e olfatto: questi sono i cinque sensi, che sono uno straordinario insieme di strumenti a beneficio nostro, esseri umani.

Se giochiamo con le citazioni letterarie, che esaltano la nostra capacità di pensiero nel quadro del resto del mondo animale, si può fare così per ordine.

Vista: “Si vede bene solo con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”. (Antoine de Saint-Exupéry)

Udito: ”La ragione per cui abbiamo due orecchie e una sola bocca è che dobbiamo ascoltare di più e parlare di meno”. (Zenone di Cizio)

Tatto: ”Il tatto è l’ultimo dei sensi ai quali sto atten...

...continua
03 ago 2024

Non siamo soli

La fantascienza mi ha sempre appassionato e la mia generazione è stata a cavallo fra la narrativa e i suoi grandi autori e la cinematografia, le serie televisive e anche il fumetto.

Sono stato appassionato da ragazzino a tutte le ricerche e alla vasta pubblicistica che riguardava gli UFO. Sigla che sta per unidentified flying object, che indica oggetti volanti, veri o presunti tali, di natura non precisabile, rilevati visivamente (la maggior parte) o strumentalmente (mediante radar).

A conti fatti - e malgrado tante storie raccontate e fantasie di ogni genere - quelli che ingenuamente chiamav...

...continua
02 ago 2024

L’orso della discordia

Ci sono commenti destinati al peggio con un profluvio di interventi di critica e persino di minacce vere e proprie. Esperienza personalmente già vissuta in passato, per cui sono recidivo.

Se si parla dell’orso trentino, ucciso perché pericoloso, puoi star certo di finire sulla graticola del variegato mondo degli animalisti, che sono una vera e propria congrega che fa sistema attraverso un’ideologia che rigetta per i più estremisti persino la presenza umana nella Natura. E purtroppo c’è anche chi, in buona fede e per ignoranza, pensa che gli orsi siano come Yoghi e Bubu, i personaggi dei carto...

...continua
01 ago 2024

La bizzarra “Festa degli uomini”

Bisogna fare attenzione al politicamente corretto, quando oggi si ride e si scherza. Da sinistra e da destra, con le loro diverse angolazioni, ci sono troppi che rendono la vita grama ai comici e sono loro - accusati di far ridere su questioni ormai tabù - a dirlo nella consapevolezza che oggi dove si tocca e ovunque si tocchi spunta una reazione piccata.

Pensavo in queste ore - e dirò il perché - a certi incredibili eccessi di un fenomeno che ho visto nella sua coda finale, quando ero liceale ad Ivrea. Si tratta della Goliardia, che dovendola descrivere per quello che fu, sin da epoca medioev...

...continua