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11 nov 2025

Fluctuat nec mergitur: Parigi,i fiumi

Oggi pensavo ai grandi fiumi e a come abbiano forgiato tanti destini umani.

Il pretesto per questi pensieri in realtà è la scoperta di una cosa che non avevo mai notato.

Il motto "Fluctuat nec mergitur" (tradotto come "È sbattuta dalle onde, ma non affonda" o "Fluttua, ma non è sommersa") è il motto ufficiale della città di Parigi.

Viene anche ampiamente utilizzato in questi tempi - ad esempio quando la città venne colpita da terribili attentati terroristici - come simbolo di resilienza e resistenza da parte dei parigini, specialmente in momenti difficili.

La locuzione deriva dall'immagine pre...

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10 nov 2025

Oicofobia e identità

Nel gergo politologico esiste un termine oicofobia (dal greco oikos, “casa”, e phobos, “paura”), che ha avuto nel tempo diversi significati, mentre oggi viene soprattutto usato in un senso culturale e naturalmente politico.

Il contenuto della parola, come sviluppato dal filosofo britannico Roger Scruton (1944-2020), si riferisce a un fenomeno sociale e intellettuale in cui individui o gruppi, spesso appartenenti alle élite culturali o accademiche, manifestano un'avversione o un rifiuto verso la propria cultura, tradizioni, valori o identità nazionale, privilegiando invece ciò che è percepito ...

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09 nov 2025

Il pericolo islamista

Per alimentare i mei pensieri quotidiani capita di mettere da parte articoli di giornale o spunti sul Web.

Ora che ho tempo, finalmente torno a leggere di più e non solo i giornali, da cui mi abbevero da sempre, ma anche i libri, troppo trascurati quando la politica attiva - specie nella sua componente amministrativa - ti travolgeva.

Quando sei nella macchina del ruolo elettivo, se scrivi hai sempre il rischio del controcanto dei soliti polemisti “Cicero pro domo sua”, specie se affronti argomenti che concernono la vasta materia del politicamente corretto.

Questo vale ad esempio per le manifes...

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08 nov 2025

Vuoto, leggerezza e pesantezza

Tranne i soliti lavoretti da ragazzo, ho cominciato a lavorare seriamente dopo l’estate della Maturità.

Nel 1979 “mi hanno messo in regola”, sommando anche le “marchette” di un’estate precedente, rivelatesi utili per la pensione come punto di inizio del calcolo.

Posso dire che da allora non mi sono mai fermato e sfido chiunque in un confronto faccia a faccia in una discussione sul famoso pregiudizio “i politici non lavorano”.

Nei diversi ruoli elettivi cui sono stato chiamato, ho sempre sgobbato e mi sembra giusto che sia così e la considero la assoluta normalità. Non tutti lo fanno, come in q...

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07 nov 2025

L’alpinismo e i suoi rischi

Leggo dei troppi morti sulle montagne del Nepal. Una tragedia causata da nevicate eccezionali e valanghe distruttive.

Lo spiega bene il Corriere della Sera: “Le valanghe che si sono abbattute nei giorni scorsi su vasti territori del Nepal sono conseguenza di una situazione meteo eccezionale: in trent'anni, secondo i dati elaborati dal laboratorio osservatorio Everest K2 Cnr, situato alla base dell'Everest, sono stati registrati solo quattro eventi di nevicate improvvise e così abbondanti: hanno influito a renderle imponenti e, di conseguenza, distruttive per le spedizioni alpinistiche”.

La pir...

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06 nov 2025

Viaggi, confini e carte geografiche

Viaggiare: per farlo bisognerebbe avere più tempo. Non è neppure facile essere tranquilli sulla meta.

Guardatevi il sito "Viaggiare Sicuri" del Ministero degli Affari Esteri. Spuntano elenchi inquietanti.

Conflitti armati o guerre civili in corso (es. Ucraina, Sudan, Yemen). Elevatissimo rischio di terrorismo e sequestri (es. Afghanistan, Siria, Libia, alcune zone del Sahel). Grave instabilità politica e assenza di controllo territoriale (es. Repubblica Democratica del Congo, Haiti). Criminalità violenta molto diffusa (es. Venezuela, Papua Nuova Guinea, alcune zone del Sud America).

Mi fermo...

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05 nov 2025

Perché i poeti?

Mi capita spesso di leggere in sintetici post su X quanto scrive il Cardinale Gianfranco Ravasi.

Uno di questi mi ha fulminato in queste ore, aprendomi a certi pensieri. Scrive Ravasi: ” «Perché i poeti?» Così inizia una poesia del tedesco Friedrich Hölderlin (1770-1843). Sembrano non produttivi, eppure sono necessari perché si indicano il senso della vita e delle cose, impedendo a chi è immerso nell'agire di smarrire la bussola nel cammino dell'esistenza”.

Sulla funzione della poesia e in verità di questa stessa poesia citata esiste un ampio approfondimento scritto a suo tempo dal filosofo Ma...

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04 nov 2025

Pasolini e l’autonomismo

Pier Paolo Pasolini è stato ricordato in questi giorni per un tragico anniversario.

Ero poco più di un ragazzo, quando fu assassinato nella notte tra l'1 e il 2 novembre 1975 all'Idroscalo di Ostia, vicino a Roma.

Ricordo bene quell’episodio di cronaca nera di cinquant’anni fa di cui fu vittima, che colpì per la violenza inferta e per la scomparsa a soli 53 anni di un intellettuale eclettico, grande osservatore della realtà del dopoguerra.

Occupandomi delle minoranze linguistiche negli anni successivi durante il mio impegno politico, scoprii le sue poesie in friulano e il legame profondo con q...

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03 nov 2025

Dietro il bias cognitivo

Fa abbastanza impressione dover sempre inseguire le parole. Già lo è nella quotidianità, a fronte del fenomeno di un progressivo impoverimento nell’uso della lingua, che obbliga ad un lessico di base sempre più semplificato per farsi capire.

Si aggiunge poi la tendenza a creare sempre più gerghi specialistici. Quando mi sono occupato di Scuola, ma anche del settore Digitale, mi sembrava in prima battuta di essere un analfabeta e in lotta contro la scelta degli acronimi più bizzarri, che rendono la comprensione reciproca più difficile.

Mi fanno poi impazzire gli anglicismi che debordano  e il p...

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02 nov 2025

La morte e il ricordo dei defunti

Avere a che fare con la morte è sempre un brutto affare e questo periodo credo che per tutti, con le visite ai cimiteri in memoria dei propri cari che non ci sono più, sia ben di più di un passaggio consuetudinario, intriso di una stratificazione di diverse tradizioni.

Diventa di fatto e sin da bambini - quando a me faceva una certa impressione per la logica lugubre connessa - una specie di formazione utile per interrogarsi su noi stessi e sulla fugacità della nostra esistenza.

Poi, più si cresce, e più le circostanze della vita, come un fiore cui cadano i petali, ci obbligano a fare i conti ...

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