Talvolta la civiltà di un Paese la si vede dalla difficoltà di avere l'adesione a regole di comportamento civico e alla necessità di dotarsi, in loro assenza, di una legislazione di cui si sarebbe potuto fare a meno.
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Fra l'attentato terroristico alle Torri Gemelle del 2001 con le sue spaventose conseguenze e i terribili fatti parigini di questi giorni c'è di mezzo - nel mondo ormai sempre più multiforme dell'informazione - l'irruzione di Internet e di conseguenza dei "social".
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Scriveva tempo fa il sempre arguto giornalista Pierluigi Battista: «Il complottismo è una malattia culturale che distorce la percezione della storia mentre dà l'impressione di poterla finalmente dominare.
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Ancora ieri, nei commenti sulla strage a Parigi nella Redazione di "Charlie Hebdo", dove sono stati uccisi i più importanti vignettisti della rivista satirica francese, ho letto e sentito commenti del genere «avevano esagerato».
...continuaLa "Constituante Valdôtaine", ormai tutti lo hanno capito, tranne pochi sordi («non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire»), dovrà diventare un progetto condiviso.
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Li troveranno Chérif e Said Kouachi, i due fratelli francesi di origine algerina autori della strage al giornale "Charlie Hebdo", ieri mattina a Parigi.
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L'attentato di oggi a Parigi al giornale satirico "Charlie Hebdo" è terribile.
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Fra le cose da buttare via, perché inutili in questo periodo dell'anno come previsto dalla scaramanzia (cui, per altro, non credo, come si capirà), ci sono senza dubbio gli oroscopi.
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