I rebus della politica italiana
Passano i decenni e la politica italiana, che pure penso di avere praticato e studiato, resta una grande incognita da capire, tipo la serie di problemi irrisolti in matematica.
...continuaPassano i decenni e la politica italiana, che pure penso di avere praticato e studiato, resta una grande incognita da capire, tipo la serie di problemi irrisolti in matematica.
...continuaIl silenzio sulla Catalogna è una vergogna per l'Europa e lo è per quella marea di intellettuali europei che sono pronti - ad ogni piè sospinto - a formare appelli per qualunque cosa, spesso anche per cause che, a bocce ferme, si dimostrate cause perse, se non sbagliate.
...continuaI piaceri della tavola sono un continuo salto ad ostacoli per chiunque li voglia coltivare in giusta misura e senza essere un crapulone.
...continuaChi l'avrebbe mai detto che, per una combinazione (ho regalato due biglietti a mio figlio Laurent, che non ha potuto andarci), mi sarei ritrovato ieri sera al concerto di Lorenzo Jovanotti al "Pala Alpitour" di Torino.
...continuaMi dispiace per chi pensa che riesumare il passato sia un inutile anacronismo e che evocare gli eventi storici sia esercizio polveroso che puzza di naftalina.
...continuaFatti salvi gli auguri di rito, si può consigliare un libro per Pasqua? Certo è un approccio diverso dal solito, concentrati come siamo nella giornata fra momenti religiosi, tradizioni varie (quoto l'uovo di cioccolato e la colomba ripiena!) e magari qualche gita.
...continuaOgnuno nella vita ha i propri motori, che lo spingono, lo tengono su e talvolta lo fanno star bene, se non si appartiene alla categoria di chi sta meglio quando si sente male, perché c'è anche questo.
...continuaOgni tanto bisogna guardarsi allo specchio e fare un esame di coscienza.
...continuaMi è capitato di rileggere "L'elogio dell'ozio" di Bertrand Russell, un insieme di saggi interessanti ed il primo è proprio dedicato all'ozio, parola antica dall'origine incerta, che viene dal latino "ōtĭum, inattività, tempo libero".
...continuaNel repertorio degli orrori della Seconda Guerra mondiale spicca - per la drammaticità dell'evento (consiglio a proposito il film "Vento di primavera" di Roselyne Bosch) - il rastrellamento del "Velodromo d'inverno" ("Rafle du Vélodrome d'Hiver", comunemente chiamato "Rafle du Vel' d'Hiv", che era lo stadio con il circuito per le gare di ciclismo), che fu la più grande retata di ebrei condotta sul suolo francese in quegli anni.
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