Brutta storia che finisca già in queste ore - ed è la prima volta che capita - lo sci estivo a Plateau Rosa a cavallo con la Svizzera. La sofferenza dei ghiacciai senza la neve invernale e con il caldo anomalo di questa estate stronca un classicissimo del turismo valdostano. Chi come ha sciato lassù, con quella bella neve mattutina e l'estate che fiorisce nella sottostante Valtournenche, non può che rimanere colpito di fronte a questa ennesima mancanza, che si somma a questa stagione bislacca, pur eccezionale, che però indica una tendenza evidente. Gioiscono in quel loro i proibizionisti della montagna, quelli che sarebbero ben lieti che lo sci scomparisse per sempre. E lo stesso vale per chi delira di questi tempi per un vero e proprio stop delle alte quote per l'intrinseca pericolosità. Invece, sia chiaro, la montagna chiusa al pubblico sarebbe non solo un errore, ma un danno per l'economia e un'offesa al buonsenso. Spiace che questa penuria di neve e il ghiacciaio molto "aperto" avvenga sotto il Cervino nell'anno in cui tutti aspettiamo in autunno la Coppa del Mondo di sci con la libera mozzafiato a quote elevatissime. Facciamo gli scongiuri e speriamo che lassù, sin da agosto, torni la neve.