Si continua a diciotto con il Governo valdostano nel medesimo assetto attuale. Così si è deciso con molte tribolazioni da parte dell'Union Valdôtaine ed di altre componenti fra gli autonomisti, per quanto mi sembri una strada impervia per una maggioranza così risicata e potenzialmente appesa a un filo sottile, seguo quanto deciso dalla maggioranza degli undici autonomisti. La pensavo diversamente e resto convinto che un rafforzamento sarebbe stato salutare per governare con serenità. Spero che la scelta effettuata si dimostri saggia e non improvvida e farò il mio dovere con correttezza e senza camarille, che non mi appartengono. Credo, tuttavia, che si debba intanto perseguire il lavoro - che conta più del contingente - per ritrovare una casa comune autonomista che mantenga una particolarità del sistema politico valdostano per evitare di omologarlo a quello italiano. Non è questione di bandiera ma di sostanza.