Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e analizzare il nostro traffico. Si prega di decidere se si è disposti ad accettare i cookie dal nostro sito Web.
23 feb 2012

Il ritorno del Carnevale

di Luciano Caveri

"Yat tornà lo Carnaval Pe Cathérine, Pe Cathérine Yat torna lo Carnaval  Pe l'honneur de cetta Val". Sul motivo di "Dansa pà dessu lo fen", con il testo scritto nel 1948 da Césarine Binel, si canta e si suona in queste ore la canzone del Carnevale di Verrès, quello a cui sono più affezionato, avendo tra l'altro impersonato il personaggio storico di Pierre d'Introd nel 1997. Un'esperienza divertente che mi ha fatto entrare nel cuore di uno dei Carnevali più importanti, per quanto sia nato solo nel dopoguerra con il vantaggio di una "location" unica, rappresentata dalla fortezza che domina il paese. Tranne pochi Comuni che non hanno alcuna tradizione antica o più recente, in tutta la Valle il periodo carnevalesco è occasione per festeggiamenti vari e certe località turistiche dilatano le occasioni, a beneficio dei milanesi e del loro Carnevale ambrosiano, anche oltre l'inizio della Quaresima. Chiunque visiti il "Museo delle Alpi" al Forte di Bard troverà la sala dedicata ai Carmevali e a riti millenari celebrati in tutto l'arco alpino in questo periodo per festeggiare il risveglio della natura che era un passaggio importante in società contadine. Da noi i costumi e le consuetudini più remote si trovano nei personaggi carnevaleschi della Coumba Freida. Per cui se festeggiate il Carnevale, da protagonisti e spettatori, non resta che l'invito a divertirsi. Il segno della fine può essere plasticamente rappresentato dal diavolo di Pont-Saint-Martin bruciato con rito propiziatorio a fine festa. Metafora ricca di suggestioni.