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12 feb 2012

Un bacio a Rosina

di Luciano Caveri

La vita è un continuo insegnamento che ci consente prima di crescere e poi di attraversare la nostra vita. In questo nostro percorso abbiamo dei punti di riferimento nelle persone che noi incontriamo. Io ne ho incontrate tante e alcune di loro sono quelle che vengono definite "importanti", cioè donne e uomini che in diverse attività hanno avuto ruolo significativo. Ho cercato da ognuno di "rubare" qualche cosa nell'assoluta convinzione che non si finisca mai di imparare (e in certi casi, purtroppo, vale anche il contrario). Mio padre, sin da quando ero piccolo, mi ha "formato" nella convinzione che ci sono le "persone importanti", ma anche quelle che vengono definite "persone semplici" ci possono insegnare tante cose. Esiste una saggezza che non dipende dal titolo di studio o dal ruolo sociale, perché l'intelligenza non è classista. Ci pensavo oggi, ma è capitato tante volte, di fronte alla morte di una donna, Rosina, che mi ha accompagnato da bimbo e ragazzo con l’affetto di una mamma bis e per me, bambino gaté di una famiglia medio borghese (termine stantio ma efficace), la conoscenza di una vita più modesta e anche di un patrimonio di conoscenze popolari piene di umanità. Oggi sono stato al suo funerale e, come sempre, ci troviamo di fronte ad un punto a capo in quel grande mistero della nostra esistenza quando incontriamo la morte delle persone care.