Spiace dover insistere, rischiando di diventare pedante. Ma non capisco e dunque lo scrivo. Eravamo poche settimane fa nel cuore di un dibattito politico così riassumibile: il "caso Aosta", con le elezioni comunali, è l'occasione per la maggioranza autonomista di lasciare la sinistra per la destra. Io mi lamentai che le procedure di scelta dell'alleanza fossero (erano) state da tempo preconfezionate. Ma il dado era tratto, mi par di poter dire, nel nome allettante della "realpolitik": apriamo a destra per un'alleanza di protezione nei confronti di Roma e del federalismo fiscale. Un ragionamento che poteva non piacere, ma che faceva leva sul principio che "pecunia non olet", il denaro non puzza e dunque l'area autonomista - per fare catenaccio - doveva avere ulteriori difensori. Ora, invece, par di capire, stia (sta) per arrivare uno tsunami attraverso la manovra finanziaria nel comitato disposto con il federalismo fiscale, facendo a fette il nostro riparto fiscale su cui poggia l'autonomia politica. Usando sempre il "latinorum", già tradotto, "chi custodisce i custodi?". La difesa, usando il linguaggio calcistico, fa acqua.