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12 mag 2010

Il "caso Scajola"

di Luciano Caveri

Le vicende casuali della vita fanno sì che conosca bene il Ministro Claudio Scajola. Conosco lui e la sua famiglia sin da bambino, perché essendo mia mamma di Imperia ho passato per più di vent'anni tutte le estati della mia vita nella bella cittadina ligure, diventando per un certo periodo "imperiese d'adozione". Gli Scajola erano vicini di ombrellone, rigorosamente in prima fila, nella meravigliosa "Spiaggia d'Oro" di Porto Maurizio. Così ho seguito con curiosità la carriera politica di Claudio, più vecchio di me di dieci anni, incontrandolo poi periodicamente nella mia attività politica: da democristiano doc era diventato uno degli uomini di fiducia di Berlusconi. Ricordo, ad esempio, nel marzo del 2002 la sua presenza a nome del Governo - era allora Ministro dell'Interno - alla riapertura del traforo del Monte Bianco e la faccia di certi esponenti di Forza Italia per la familiarità del Ministro con il sottoscritto... L'ultima volta l'ho visto in aereo all'aeroporto di Torino il giorno dello scrutinio delle scorse elezioni regionali. Già in passato Scajola ha attraversato momenti burrascosi, poi risolti positivamente, ma questa volta il passaggio appare strettissimo, anche perché sono gli stessi giornali vicino al Governo a prendere le distanze e ciò suona assai negativamente per il Ministro dello Sviluppo economico.