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25 giu 2023

I volti dell’Amore

di Luciano Caveri

Siamo di fatto e non sempre davvero immersi nell’Amore, che torna in discorsi aulici e in quelli terra a terra. Senza amore cancelleremmo interi repertori di canzoni, renderemmo difficile la vita ai poeti, faremmo fallire aziende di vari settori che lucrano sul sentimento. La varietà è dimostrata dalle citazioni possibili. Piero Angela da divulgatore scientifico: “L'amore colpisce in modo subdolo, spesso improvviso. È un sentimento irrazionale che penetra dolcemente e invade tutto l'organismo, come un'endovenosa che si diffonde capillarmente e che modifica il nostro modo di pensare e di agire. Provocando, a volte, una narcosi totale”. Il sociologo Zygmunt Bauman:: “Senza umiltà e coraggio non c'è amore. Sono qualità entrambe indispensabili, in dosi massicce, ogni qual volta ci si addentra in una terra inesplorata e non segnata sulle mappe, e quando tra due o più esseri umani scocca l'amore, è proprio in questo tipo di territorio che vengono spinti” Lo scrittore Milan Kundera: “L'amore non si manifesta col desiderio di fare l'amore (desiderio che si applica a una quantità infinita di donne) ma col desiderio di dormire insieme (desiderio che si applica a un'unica donna)”. E le religioni? L'amore è un tema centrale presente in molte religioni del mondo. Sebbene le dottrine e le pratiche possano variare, l'amore è spesso considerato un valore universale che promuove l'empatia, la compassione e l'unità tra gli esseri umani. Nelle religioni monoteiste come il cristianesimo, l'islam e l'ebraismo, l'amore di Dio per l'umanità e l'amore tra le persone sono principi fondamentali. Nell'induismo, nell buddhismo e nel sikhismo, l'amore e la compassione sono insegnamenti chiave per raggiungere l'illuminazione spirituale. Anche nelle religioni tradizionali e nelle pratiche spirituali indigene, l'amore è spesso celebrato come un legame profondo con la natura e con gli altri esseri viventi. Tra il dire e il fare… D’altra parte Etimoitaliano mostra in modo evidente certi misteri suggestivi persino sull’origine del termine. Prima ricostruzione: “L'etimologia della parola amore risale al sanscrito kama = desiderio, passione, attrazione (vedi kama-sutra, cioè aforismi, brevi discorsi sul desiderio, sulla passione fisica). Anche il verbo amare risale alla radice indoeuropea ka da cui (c)amare cioè desiderare in maniera viscerale, in modo integrale, totale” Secondo scenario: “Un'altra interpretazione etimologica della parola amore, fa risalire il termine al verbo greco mao = desidero, da cui il latino amor da amare che indica un'attrazione esteriore, viscerale, quasi animalesca da distinguere da un'attrazione mentale, razionale, spirituale per esprimere la quale era usato il verbo diligere, cioè scegliere, desiderare come risultato di una riflessione”. Ce n’è una terza assai suggestiva, che ho sentito nell’omelia in un recente matrimonio cui ho partecipato: “Un'ulteriore e meno probabile ma curiosa ed interessante interpretazione etimologica della parola amore individua nel latino a-mors = senza morte l'origine del termine, quasi a sottolineare l'intensità senza fine di questo potentissimo sentimento. Direi, "il sentimento" per antonomasia...”. Sia chiaro che non sono affatto cinico e io stesso, persino quando scrivevo poesie adolescenziali per fortuna scomparse nei traslochi, trovo che senza Amore - nelle sue declinazioni assortite - non si vada da nessuna parte.