Questa mattina ho dormito più del solito e l'orrore della guerra è apparso sullo schermo del mio telefonino. Tutti gli sforzi diplomatici sono evaporati con la scelta di Vladimir Putin - evidentemente frutto di calcolo e non di impeto - di dichiarare guerra all'Ucraina. Uno schiaffo al buonsenso, una violazione del Diritto internazionale, una tragedia per l'umanità intera. Chi ha sottostimato la follia dell'autocrate russo ed ha dimostrato nelle settimane scorse una sorta di vago ottimismo se non di indifferenza, ha ora di fronte a sé il baratro di una Terza guerra mondiale. Putin ricorda l'Hitler dell'attacco alla Cecoslovacchia. Anche allora quell'invasione venne vissuta con la convinzione che si trattasse di un episodio ed invece le conseguenze furono quelle dì un conflitto mondiale. Con la differenza, che marcò la Seconda guerra mondiale, dell'arma nucleare, che ha segnato tutto il dopoguerra, specie il lungo periodo della "guerra fredda".
L'Unione europea è stata il baluardo della pace ed il crollo dell'Unione Sovietica consentì il ritorno all'Europa, con l'allargamento che ho vissuto a Bruxelles, dei Paesi che vissero il giogo sovietico sotto la "cortina di ferro". Putin sogna il ritorno dell'Unione Sovietica e la sovietizzazione dì tutti quei Paesi oggi liberi. Un delirio di onnipotenza che segna questo nuovo Millennio, che speravamo fosse all'insegna della tranquillità per noi e per i nostri figli. Si apre invece una pagina scura della Storia e auguriamoci che il nostro Occidente non si pieghi alle mire del paranoico dittatore russo. Spero che oggi anche il nostro piccolo Consiglio Valle, senza distinguo e ambiguità, gridi la nostra condanna, la nostra paura, il nostro disprezzo, la nostra solidarietà per una vicenda che pesa e ferisce nel profondo del cuore.