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10 ott 2021

Un bivacco per Claudio Brédy

di Luciano Caveri

Mi spiace molto di non aver potuto essere presente all'inaugurazione del bivacco intitolato a Claudio Brédy, nella zona dei laghi di Dzioule, montagne che lui ben conosceva. Questa costruzione così bella e innovativa - segno architettonico - in una zona meno nota ma affascinante della Valle d'Aosta è un ricordo che la famiglia e gli amici hanno voluto dedicare ad un uomo morto proprio in montagna, terreno amato che percorreva con piglio in tutte le stagioni. Claudio, che amava la profondità delle sue radici valdostane, era una personalità interessante, piena di interessi culturali e di passioni sportive, oltreché dirigente pubblico di grandi capacità. In politica era un federalista illuminato e cosmopolita (essendo un giramondo), europeista convinto e cresciuto, come Sindaco, alla scuola della democrazia locale. Assieme uomo dei fatti e intellettuale dalle buone letture, spesso marginalizzato da chi della politica non aveva la stessa visione lungimirante e soprattutto onesta. Ci ha lasciati troppo presto nell'agosto del 2017 e in molti sentiamo la sua mancanza. Sapeva avvampare di fronte alle ingiustizie e riflettere con calma quando bisognava fare scelte importanti. Per me è stato compagno di strada in momenti di scelta non semplici e lo ricorderò per sempre.