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16 ago 2021

Gli islamisti ci devono preoccupare

di Luciano Caveri

Chissà che l'Occidente non cominci a capire che gli islamisti con il loro totalitarismo ideologico restano in buona salute e lo erano già prima che l'Afghanistan diventasse un Emirato islamico. Un simpatico ritorno ad avere uno Stato canaglia la cui logica è, con i talebani, il ritorno del terrore e dell'ignoranza. Sento dire: «gli afgani si sentono traditi dall'Occidente». Osserverei che in vent'anni gli afgani stessi non hanno capito l'abc della Democrazia, con un esercito burletta, governanti corrotti ed inetti ed un calar le braghe in quattro e quattr'otto di fronte ai rozzi e violenti talebani. Difficile per loro piangere sul latte versato. Ma attenzione che la stretta islamista si sta vedendo sui Paesi del Maghreb, come Tunisia, Algeria, Marocco, dove la Turchia islamica sta lavorando con grande impegno. Lo spiega con dovizia di particolari l'ultimo numero di "Le Point" in cui si legge come l'islamismo radicale si stia espandendo. Questo vuol dire guai grossi per l'Europa sia per il terrorismo ed anche per la crescente logica di "assalto" al Vecchio Continente, facendo leva - come già avvenuto in Francia e Germania - anche su giovani figli o nipoti di migranti di tanti anni fa. Una logica ben inversa rispetto a quella dell'integrazione... Non si reagisce con appelli vaghi al dialogo e con buonismo da salotto, ma con un'Unione europea che abbia una politica estera seria ed anche una politica di sicurezza senza "se" e senza "ma". Altrimenti torneranno drammi e stragi, mentre in troppe moschee in Europea si predica l'odio e nascono società parallele dove non si rispettano i nostri principi costituzionali e si guarda più alla Sharia che al Diritto.