Se si dovesse immaginare che cosa abbia dominato la scena in Valle d'Aosta nel 2019 - e lo sarà anche nel 2020, ma lo è stato anche talvolta nel passato remoto e in quello prossimo - verrebbe da rispondere: «Giustizia & Processi». Un binomio che ha colpito in particolare la politica, causando rivolgimenti in Consiglio Valle con uscite di scena eccellenti, oltreché con due Comuni in odor di mafia (Aosta e Saint-Pierre) che potrebbero essere sciolti. Conosco Cristian Diémoz sin da ragazzo ef abbiamo anche lavorato assieme quando eravamo nella casa unionista ed anche dopo. Immodestamente vorrei dire che avevo visto subito in lui la stoffa del giornalista sgobbone e preciso, ma senza perdere mai quella sua aria sorridente e la vena ironica che sa sempre cosa colpire.
Uscito dalla gabbia degli uffici stampa pubblici, direi che è ulteriormente rifiorito, finendo nella squadra di AostaSera, dove si è specializzato nella cronaca giudiziaria, dal reato alle sentenze con tutto quello che c'è in mezzo e che obbliga a sapersi destreggiare. Un vero segugio che non molla l'osso e, nel mantenere sempre divisa la notizia dal commento, qualche sassolino dalle scarpe se lo è tolto, appartenendo a quella categoria di civil servant presi talvolta a calci nel sedere da chi al potere preferisce servi sciocchi a professionisti. Assolutamente geniale, come mappa per orientarsi nel meandro delle cause in fieri e quelle in corso, è un lavoraccio che ha postato sul suo amabile blog chiamato "Giustiziando" (e qui esce una vena quasi sarcastica), nel quale ha fatto un "Wiki" sui diversi filoni giudiziari del 2019 in parte aperti e in certi casi ormai chiusi. Lo scenario che appare, per una piccola Valle e pur senza voler drammatizzare, è abbastanza sconsolante, poi si potrebbe discutere sul fatto che certe questioni erano note da tempo ma erano rimaste dormienti o che in certi casi si avverte un eccesso di zelo. Dovendo seguire l'ordine prescelto da Diémoz, scansito come ormai dovuto da appositi hashtag, si va dal tizio di Saint-Vincent in attesa di processo per i simboli nazisti sul cancello di casa alla possibile frode su appalto piscine in attesa di sentenza, senza dimenticare la corruzione sotto il Cervino (Fabio Chiavazza e c.) di fronte al Tribunale. Si entra poi nell'intrico "Casino de La Vallée" con il famoso concordato con obblighi da rispettare, cui si aggiunge la tormentata vicenda dei finanziamenti alla Casa da gioco con sentenze di primo grado contraddittorie in attesa dell'appello (spicca il maxi-risarcimento di 120 milioni inflitto a Luca Frigerio). Si dice che altro verrà e si vedrà e certo la maggior attesa riguarda il danno erariale con politici illustri nell'aprile 2020 a Roma alla Corte dei Conti con riverbero importante a seconda del suo esito. Spunta poi in tutta la sua virulenza l'operazione "Geena" con il manifestarsi della 'ndrangheta ed il coinvolgimento di politici. Dopo la prima puntata ne è seguita una seconda, chiamata "Egomnia" ed in molti assicurano che la storia, con falcidia di amministratori pubblici, non sia finita. Ci sarà poi l'appello a Torino su alcune questioni che girano attorno al Forte di Bard ed all'Autoporto di Pollein con imputati illustri e lo stesso vale per la storia delle lettere di patronage alle banche per il "Casinò". E sempre sul Casinò aleggia la questione della bancarotta, ora in mano ai periti del Tribunale. Vi è ancora un insieme di questioni altrettanto scottanti: dai traffici nel "quartiere Cogne" all'incidente aereo sul Rutor, dalla discarica di Pompiod all'indagine sull'acciaieria "Cogne", dalle pompe funebri in ospedale ad una miriade di questioni minori ma non troppo. Diémoz scava nei dossier e propone un bignamino per ciascuna delle vicende per potersi orientare sullo stato della situazione ed è un utile zigzagare. In una Valle dalla memoria corta, in cui trionfano quasi sempre oltre all'amnesia una sorta di logica perdonista, il lavoro acuto e cocciuto presente nel "wiki" consente di evitare omissioni e cancellazioni per mancanza di fosforo o per scelta conveniente. Verrebbe voglia di chiedere ad un cronista politico altrettanto meticoloso una medesima mappa sugli andirivieni delle alleanze in Regione in questa Legislatura, magari aggiungendo gli effetti annuncio sulla famosa réunion in casa autonomista, piena di cose dette e mai fatte.