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17 gen 2020

Politica VdA: cosa direbbe Snoopy?

di Luciano Caveri

Ci vorrebbe il grande disegnatore dei "Peanuts", Charles M. Schulz ed il suo impagabile bracchetto Snoopy per dire qualcosa di arguto sulla situazione politica valdostana. Io l'ho presa da tutta i lati, sul serio e per ridere come estremi, questo avvolgersi in storie, cui in parte ho compartecipato. Tipo riunioni, pranzi, ceni, caffè, confronti, telefonate, messaggini e mail. Il peggio sono i documenti che pongono ultimatum: "o mangi questa minestra o salti dalla finestra" e non è poco quando le maggioranze sono appese ad un filo. Male anche la presenza di scrittori di programmi monstre con citazioni dotte e grandi filosofie, magari da parte di chi ha l'esperienza politica di una scarpa, ma si piace molto.

Ma, alla fine, il fronte sembra diviso fra chi dice «al voto» e chi «resistere!». Tutto con molte sfumature perché non è che i partiti siano monoliti e nessuno può far finta di godere di truppe consiliari del tutto disciplinate. Ci sono poi battitori liberi e non lo dico per dileggio, ma come fotografia ed anche con umana comprensione di chi tiene famiglia. La verità è che c'è troppo odio e ci sono troppi veleni che ammorbano l'aria e che creano un clima di incomunicabilità. In più chi ha ruoli politici perde il senso della realtà e crea eccessi di autostima sui propri risultati. Ci si crea una bolla d'aria che allontana spesso dalla comprensione di come dall'esterno si vede la politica. E' il giudizio complessivo è severo e chi pensa di esserne immune, cavalcando nuovismo, demagogia e altre simili amenità rischia grosso. Personalmente guardo con viva curiosità lo scenario e penso che chi pensa che l'esperienza e magari la cultura siano da buttare dovrebbe riflettere bene. Sulla distanza - come ho visto di persona - sono tanti a sparire nel loro vortice di promesse e di spocchia. Se il clima fosse gioioso, la pancia piena, il benessere dilagante e la soluzione dei problemi funzionasse come un'orologio svizzero, allora si potrebbe giocare a fare i fenomeni. Ma qui c'è solo da rimboccarsi le maniche e predicare armonia.