Mi accingo a dedicare alla Pasqua una trasmissione radiofonica, con i mestieri e professioni che abbiano a che fare con questa Festività. Mancheranno al microfono, ma ci saranno dopo Pasquetta, i religiosi, per i quali è evidente il tour de force nel corso della Settimana Santa. Non si può che dare per scontato come per i cristiani la Pasqua sia la festa per eccellenza, visto come la morte e la resurrezione sono uno degli snodi del patrimonio di questa nostra religione. Ma quel che colpisce è che non esiste alcuna possibilità di reale comparazione con il successo religioso e laico del Natale, giorno della nascita di Gesù. La Pasqua ha una dimensione infinitamente inferiore bei fenomeni sociali e di costume. Faccio un esempio banale: tolte le filastrocche, le canzoncine, la musica sacra non esiste quel repertorio natalizio che invece è impressionante.
Ha scritto Francesco Prisco sul "Sole 24 ore": «Le canzoni natalizie rappresentano un vero e proprio genere: forse perché la tradizione delle strenne ha da un secolo a questa parte spinto l'industria musicale a "sensibilizzare" in questo senso autori e interpreti. Le canzoni dedicate alla Pasqua non saranno un genere ma esistono eccome, spaziando tra generi e "destinazioni" molto diverse». Prisco propone poi un elenco interessantissimo per "carotare" l'impatto musicale della Pasqua e lo fa in dieci esempi:
Bing Crosby, "Easter parade"Tutti conoscono "White Christmas", standard natalizio per eccellenza scritto da Irving Berlin, inciso nel 1942 dal crooner Bing Crosby e da allora "presenza fissa" di ogni celebrazione natalizia. Pochi sanno che sempre nel 1942 nel film "Holiday Inn" Crosby eseguiva un altro classico di Berlin, dal sapore molto più primaverile: "Easter parade". Storia di un lui e una lei che si immaginano trionfanti nella parata pasquale, con tanto di pittoresco cappellino decorato.
Bob Dylan, "Just like Tom Thumb's blues"Non un pezzo su Pasqua, ma un brano ambientato nel periodo pasquale a Juarez, città del cattolicissimo Messico in cui la festa della Resurrezione è molto sentita. Non la canzone più conosciuta del Menestrello di Duluth, ma una specie di gemma rara nascosta in quello straordinario tesoro che è l'album "Highway 61 Revisited". Lasciamo parlare il Poeta: «Quando sei perso nella pioggia a Juarez, ed è pure il periodo di Pasqua, e la tua gravità viene a mancare, e la negatività non ti regge, non darti delle arie». La tua avventura potrebbe infatti finire male.
Jefferson Airplane, "Easter?"Profeti del rock lisergico della West Coast, i Jefferson Airplane non furono mai teneri nei confronti di alcun potere costituito. Chiesa cattolica compresa: il lato b di "Long John Silver", loro piratesco album del 1972, si apre con l'invettiva anti-cristiana di "Easter?". Ossia il concetto di Pasqua con tanto di punto interrogativo: «Un uomo di pace muore, e un centinaio di guerre cominciano, Voi continuate a uccidere la gente, nel suo nome cristiano, Io credevo che lui dicesse, Io credevo che lui dicesse, che è peccato», grida Grace Slick nel microfono chiamando per nome Paolo VI. Dissacrante.
Patti Smith, "Easter"La chiamano Sacerdotessa del rock e non è un caso: la musica di Patti Smith irradia sacralità a ogni accordo. Nel 1978 la nostra è sulla cresta dell'onda e dà alle stampe l'album "Easter", quello della hit "Because the Night" scritta a quattro mani con Bruce Springsteen. La title track che chiude l'opera è una ballad sbilenca e dissonante costruita sulle sue particolarissime visioni pasquali: «Io sono la primavera, la Terra Santa, il seme infinito del mistero, la spina, il velo, il volto della grazia, l'ambasciatore dei sogni, il principe della pace». La campane suonano a festa in sottofondo: anche al Greenwich Village dev'essere Pasqua.
Keith Green, "Easter song"Immaginatevi una specie di Elton John cristiano evangelico. Fa più o meno questo effetto il cantautore americano Keith Green (1953-1982), qui da noi poco più che un illustre sconosciuto: pezzi pianistici talvolta anche complessi, mirabolanti parti vocali, arrangiamenti very Seventies, testi ispirati dal "Libro" per eccellenza. "Easter song" figurava tra i momenti clou di ogni suo concerto. Né più né meno che la Resurrezione messa in musica. Alleluja!
Frank Zappa, "Watermelon in Easter hay"Avete mai trovato un'anguria nel fieno pasquale? E' piuttosto improbabile, ma a Frank Zappa a quanto pare capitò: "Watermelon in Easter hay" è lo struggente strumentale chitarristico che funge da penultima traccia nella concept opera "Joe's Garage". Il leggendario "Central Scrutinizer", voce fuoricampo del triplo disco, ci spiega che si tratta di un «assolo di chitarra immaginario», ultimo sfogo possibile per il depresso protagonista Joe, messo ai margini da una società che ha di fatto bandito la musica.
Simple Minds, "East at Easter"Figli della "new wave" di fine anni Settanta, gli scozzesi Simple Minds nei primi Eighties diventano un fenomeno mainstream dalle vendite prodigiose. Nel 1984 va alla grande il loro album "Sparkle in the rain", pieno di suggestioni elettroniche e immagini criptiche. Tra i brani c'è "East at Easter" che infila il termine Pasqua in un gioco di parole con il punto cardinale. Abbondano immagini di giubilo e bagliori di luce: «Things will lighten up the sky, East at Easter».
Franco Battiato, "Scalo a Grado"Franco Battiato è il cantautore italiano più "affezionato" ai temi pasquali. Già l'album "L'era del cinghiale bianco" conteneva l'orazione pianistica di "Pasqua Etiope". Ma il top del genere il Maestro lo raggiunge con "Scalo a Grado", dall'album "L'arca di Noé": «Ho fatto scalo a Grado, la domenica di Pasqua, gente per le strade, correva andando a messa». E poi ancora: «Ci si illumina d'immenso, mostrando un poco la lingua, al prete che dà l'ostia». Nanni Moretti la utilizzerà per una leggendaria sequenza di "Bianca".
China Forbes, "Easter sunday"La cantante dei Pink Martini, China Forbes cinque anni fa ha pubblicato l'album solista "'78" che si chiudeva con la ballata malinconica "Easter sunday". Amara meditazione, in bilico tra un pianoforte e una lapsteel vagamente country, sull'essere lasciati dal proprio lui nelle circostanze di una festa comandata. Potrà piacere o meno, ma la ragazza ha classe.
Yonder Mountain String Band, "East nashville Easter"Gruppo di country crossover del Colorado con un discreto seguito negli States, la Yonder Mountain String Band scherza con il gioco di parole East/Easter alla maniera dei Simple Minds. Solo che l'"Est" in questione è ovviamente quello di Nashville: te ne accorgi dai riff affilati di mandolino e dalla ritmica incalzante di banjo. La musica tradizionale americana è bella perché si rinnova. E non solo a Pasqua.
Insomma: tutto sommato poca cosa e spesso... fuori tema. Ma è la fotografia, molto concreta, di come in fondo - sarà la primavera svagata o il diverso impatto del commercio natalizio ormai molto consumistico - ma in fondo Pasqua resta in una dimensione più piccola, senza nulla togliere al suo significato religioso.