"@ARollandin: In attesa di risposte sui trasporti chiediamo a Roma la riattivazione dei buoni benzina". Con questo "tweet" del 22 febbraio - a poche ore dalle elezioni - il presidente della Regione, Augusto Rollandin, sganciò l'arma letale in vista delle elezioni. Come solleticare i valdostani prima del voto se non sbandierando i "buoni carburante"? Ci sarebbe da ridere, se non si dovesse tenere conto del fatto che il presidente è certo un esponente di partito, ma ha un ruolo istituzionale che dovrebbe farlo volare alto e non pensare di colpire l'eventuale credulità popolare, specie in un periodo in cui la crisi economica fa rimpiangere i "buoni" come non mai. Qui sotto propongo la registrazione del "botta e risposta", che dimostra che nessuna novità vera ci fosse sul dossier. Un dossier delicato che il Governo Rollandin dal 2008 in poi ha seguito con manifesto disinteresse sino alla soppressione "unilaterale", nel senso che abbiamo abrogato noi le norme locali della legge nazionale del 1949, quando al limite si doveva fare il contrario. Avevo ragione sulla "sparata" dunque nel mio "tweet" di allora: "Prima delle elezioni politiche viene fatta risuscitare una questione sepolta, malgrado le sollecitazioni e ora oplà!". Ascoltate e constaterete che ero stato buon profeta di un fuoco d'artificio. Lo dico con tristezza perché speravo che nel cilindro ci fosse davvero un coniglio...