Sono sinceramente curioso e anche preoccupato di vedere quali saranno i contenuti - mai fidarsi delle anticipazioni! - del decreto legge di ulteriore emergenza a fronte della crisi economica e di credibilità sui mercati finanziari dell'Italia. Non si tratta, se ho ben letto, solo di anticipare le misure della Finanziaria che aveva spalmato parte delle misure più impopolari a dopo le elezioni politiche del 2013, ma anche di aggiungere ulteriori mazzate all'insieme già ricco di batoste. Tutto ciò dopo che il Governo Berlusconi aveva detto che "i conti erano a posto" e che l'ultima manovra era già del tutto rispondente alle necessità, avendo di fatto umiliato Regioni ed Enti locali e soprattutto dopo aver ampiamente derogato al celebre motto "mai le mani nelle tasche degli italiani", il che in fondo era giusto, avendoli lasciati direttamente in mutande. Purtroppo, però, non c'è da ridere e se già la Finanziaria regionale 2012 avrebbe dato già grandi dispiaceri con la stretta del nuovo patto di stabilità e i tagli al riparto fiscale frutto del ridicolo federalismo fiscale, c'è da chiedersi ora di quanto saliranno ulteriormente tagli e sacrifici anche in Valle grazie al prossimo decreto legge. Interessante è che nel frattempo siano stati sbloccati una serie di fondi e investimenti per il Sud, che non sono in esatta connessione con i rigore richiesto agli altri. Immagino, comunque, che il motto la "casa brucia" dovrebbe zittire ogni dissenso e far fare la figura di sabotatore a chi dice che i sacrifici si possono anche subire se chi ci ha raccontato delle bugie se ne va, in contemporanea, a casa. La credibilità italiana nel mondo oggi non è garantita da chi fa sempre "semblant de rien" e sembra il pupazzo "Ercolino sempre in piedi", che la "Galbani" regolava quand'ero bambino. Malgrado i colpi presi lui tornava sempre su e non restava che aspettare che si bucasse e, di conseguenza, si afflosciasse.