Ho dormito, come ospite, in una camera d'hôtel dove aveva dormito Frank Sinatra, "The Voice", che trovavo repellente da ragazzo (ora ho scaricato qualche suo classico, tipo "My Way", sull'iPod e lo ascolto volentieri) e di cui ho letto in passato cose non troppo edificanti per i suoi legami con la mafia. Eppure - sarà la suggestione o forse la digestione - ma ho sognato Sinatra, anzi l'aspetto realistico stava nel plot del sogno: sentivo un rumore, accendevo la luce nella stanza e Frank con i suoi occhi azzurri e un cappello bicolore (che ricordo di aver visto nella copertina di un disco) mi poneva domande precise sulla situazione politica valdostana con commenti simpatici e una certa empatia. Ed io, passato lo spavento iniziale, ho trovato il dialogo piacevole sino a quando mi sono svegliato davvero. Cosa ci siamo detti? Resterà un segreto fra me e Sinatra, che ha dimostrato di essere informatissimo... Devo trovare una stanza d'albergo dove abbia dormito Marilyn Monroe. Chissà.