Credo che anche un bambino dell'asilo ormai sappia che un tallone d'Achille del nostro turismo è rappresentato dalla mancanza dei posti letto alberghieri. In alcune località il numero è addirittura decrescente e laddove invece il numero è salito, con alberghi nuovi o ristrutturati con l'aiuto della Regione che ha molto supportato il rilancio, gli albergatori tribolano. Scavando si scopre che i grandi avversari degli alberghi restano i condomini: l'immobiliare è cresciuto sempre e comunque grazie anche a meccanismi come gli "equilibri funzionali" nei piani regolatori che liberano ad ogni posto letto alberghiero la possibilità di realizzare seconde case, che di fatto tolgono clientela agli alberghi e "mangiano" il territorio. Ci sono due tipologie di alberghi, quella tradizionale e le "Residenze turistiche alberghiere Rta" genere camera con cucina e spazi comuni e poi, non alberghiera, ci sono le "Case appartamenti per vacanze - Cav". Queste ultime quando ero assessore al turismo vennero bloccate perché erano in molti casi seconde case camuffate e anche le "Rta", con complessi atti notarili, seguivano in certi casi la stessa strada, gabbando il legislatore, malgrado la serietà di ispezioni e controlli. Il prossimo Consiglio Valle discuterà una leggina che prevede tra l'altro la frazionabilità delle "Rta", cioè la possibilità che i singoli appartamenti siano ciascuno di un diverso proprietario, fatta salva la gestione unitaria. L'associazione albergatori ha segnalato subito - e l'ho fatto anch'io in sede politica - i rischi di speculazione e anche il rischio di una legge ad hoc per sanare situazioni personali. Le prossime ore saranno decisive per apportare quelle modifiche necessarie per evitare che la legge possa diventare il lasciapassare per rischi speculativi. Mi auguro che ciò possa avvenire.