"Pedofilia" è un termine inadeguato, perché quasi gentile (visto che mette assieme due parole greche che significano bambino e amicizia), nel definire invece una deviazione sessuale gravissima di un adulto che rivolge le proprie attenzioni nei confronti di bambini. Basta leggere le notizie terrificanti e periodiche del sequestro di materiale pedopornografico, spesso di una violenza inusitata sino alla morte, che dei matti si scambiano fra loro via Internet in un mercato fiorente che lascia basiti proprio sulla follia umana e la sua deriva. Chiunque abbia dei figli non può che essere preoccupato ed apprensivo, tirando un sospiro di sollievo quando i propri cari raggiungono un'età in cui possono finalmente difendersi da soli.
Ecco perché è bene che se ne parli e che a farlo sia stata anche la Chiesa, come dimostrato dalla recente, franca lettera di Benedetto XVI alla Chiesa irlandese, dove si sono manifestati, come in altri Paesi, fenomeni che hanno implicato preti in queste pratiche degradanti. Credo che, ad essere onesti, nessuno ne sia rimasto stupito, perché ognuno di noi conosce qualcuno che purtroppo è stato vittima di queste "attenzioni". Poi le polemiche di stampa si sono fatte così accese, riguardando anche possibili omissioni del Papa in passato respinte fermamente dal Vaticano, da creare una sorta di corto circuito fra chi accusa e chi difende, perdendo forse di vista il problema vero: come stroncare certe pratiche nei luoghi di studio, di ricreazione, di pratica sportiva dove i bambini sono messi a contatto con adulti che si approfittano del loro status per irretirli con pratiche abiette e devastanti per la psicologia dei piccoli coinvolti. Mentre in altri casi, in una logica garantista e di cura di persone palesemente malate, sono propenso alla comprensione, credo che in questo caso la mano debba essere pesante e non ci si deve fare commuovere ed essere propensi a perdonismi fuori luogo. Gli "orchi" che rovinano i bambini vanno messi ai margini della società e vanno, come in alcuni Stati degli Usa, segnalati nei loro spostamenti affinché chi si trovi ad averli nella propria comunità sappia subito della loro presenza e della loro pericolosità, vista la capacità mimetica e purtroppo persuasiva che certi personaggi sono in grado di mettere in atto.