Auguri a tutte le donne che frequentano queste mie pagine! L'occasione è la "Festa delle Donna". Se leggete la storia di questa data - io l'ho rifatto per scriverne - vedrete che alla fine il senso di marcia, fatta pulizia di inesattezze, è evidente: l'8 marzo nasce partendo dall'Internazionale delle donne comuniste per poi diventare un momento per assistere alle trasformazioni del femminismo e, infine, come avviene per altre celebrazioni che perdono per strada tanti significati, occasione di divertimento per gruppi di signore e ragazze, talvolta con uno (declino il genere...) spogliarellista d'ordinanza e forse siamo giunti sulla soglia del disinteresse. Oggi prosperano, invece, in ossequio al politicamente corretto e nella quotidianità, sofisticate commissioni che producono piani per le "pari opportunità", nuovo credo di questi anni. Insomma: una burocratizzazione dei diritti con tanto di "consigliera di parità". A me sembra che la vera urgenza permanga la crisi economica con la conseguente crescita della disoccupazione, che colpisce anzitutto le donne, per quanto la Valle resti su medie europee di occupazione femminile.