La storia dell'integrazione europea sembra le "montagne russe" con salite e discese ripide e improvvise. Dopo una discesa da brivido, ora si risale pian pianino, anche se il "Trattato di Lisbona" è monco di molti dei contenuti del Trattato costituzionale, morto per mano dei referendum francese e olandese. Ma anche noi valdostani dovremo sfruttare il meglio del nuovo Trattato, che evoca un ruolo regionale assente in passato, valorizza timidamente il "Comitato delle Regioni", esplicita la tutela delle minoranze linguistiche, afferma - finalmente - l'esistenza di territori di montagna e segnala il ruolo delle zone transfrontaliere. Certo in Europa bisogna farsi conoscere e avere reti a geometria variabile che tessano alleanze utili. Salire a Bruxelles e girare l'Europa, in modo giudizioso, non è uno spreco di soldi e di energia. Si imparano un sacco di cose e si cementano amicizie preziose.