Ci sono ogni tanto dei segnali che bisogna cogliere. Mentre Silvio Berlusconi sembra uno slalomista impegnato ad evitare le beghe giudiziarie (ora si profila la modifica del reato di associazione esterna di stampo mafioso per un'inchiesta siciliana in itinere), è curioso come i telegiornali del "Gruppo" abbiano cominciato a parlare di più del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta. Uomo di mediazione, che ha agito sinora nell'ombra (come parlamentare posso testimoniare la sua correttezza e efficacia), Letta oggi appare in video in più occasioni. Verrebbe da dire che due possono essere le letture: un'indicazione per un "dopo Berlusconi" oppure un lancio per la Presidenza della Repubblica in vista della primavera 2013. Certo Letta è uno che ha frequentato molto la Valle d'Aosta: era un aficionadosdelle interessanti tavole rotonde sull'informazione ideate dal compianto giornalista Jader Jacobelli. Ero un ragazzino - che aveva vinto da liceale la sezione giovanile del premio Saint-Vincent di giornalismo - quando partecipai proprio con Letta, allora direttore del "Tempo" di Roma, ad un tavola rotonda che sarà seppellita negli archivi "Rai".