Sto lavorando in queste ore, assieme ad altri colleghi del Consiglio, su di una proposta congiunta sostitutiva della "legge montagna" in vigore in Italia. La ricerca di documentazione conferma quanto temevo: la scomparsa dal dibattito politico italiano dei problemi della montagna. L'argomento, sin dall'Italia liberale, è stato di quelli accesi sino ad avere un riferimento alla montagna nell'articolo 44 della Costituzione. Sono stato protagonista e testimone del confronto sul tema dalla fine degli anni Ottanta e ascrivo fra i risultati più importanti quel riferimento alla montagna presente oggi nell'articolo 174 del "Trattato di Lisbona", purtroppo impantanato nell'attesa del prossimo referendum irlandese e "congelato" da quella sentenza della Corte Costituzionale tedesca che ha di fatto stoppato la ratifica in Germania. Oggi, purtroppo e per molte ragioni, è calato in Italia il silenzio sulla montagna e ciò è certamente negativo per una Regione come la nostra che, come scritto nel Decreto luogotenenziale del 1945, ha - fra le ragioni dell'autonomia - la particolarità geografica di essere interamente montana.