Inizia il Ramadan dei musulmani, che sono ormai alcune migliaia in Valle, ma devo dire che questo atto di culto è sottotraccia. Confesso che era un po' che mi lambiccavo sull'espressione "rabadan", usata in patois per indicare rumori confusi o una persona piuttosto nulla. Ora leggo che "al tempo delle Crociate alcuni Piemontesi si trovarono nei paesi arabi durante il mese del Ramadan: in quei giorni i Musulmani digiunavano e pregavano durante il giorno, per poi cenare tra feste e canti una volta calato il sole. Del Ramadan di ritorno in Italia i nostri ricordarono solo i momenti di baldoria e Rabadan divenne sinonimo di baccano e festeggiamenti. Bizzarria dell’etimologia reinterpretata, il disciplinato ramadan islamico è diventato nella Svizzera Italiana, a Bellinzona, il Re Rabadan del Carnevale". Contaminazioni culturali e chissà che una prossima pièce dello Charaban...