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18 lug 2010

Trino Vercellese

di Luciano Caveri

Tra la Valle d'Aosta e il Vercellese c'è un legame geografico, visto che la Dora Baltea, dopo aver attraversato il Canavese, arriva lì e - esattamente a Crescentino - confluisce nel Po. Ora che il Governo Berlusconi ha deciso di puntare nuovamente sull'energia nucleare - con accordo con la Francia, da sempre uno dei Paesi leader - torna d'attualità la centrale di Trino Vercellese, dedicata ad Enrico Fermi. Il reattore di questa centrale - primo in Italia e più potente al mondo per un triennio dopo l'apertura - rimase in funzione dal 1964 al 1987 (l'anno dopo Chernobyl e anno della vittoria del "no" al referendum popolare sul nucleare) con grandi polemiche successive per il deposito di scorie radioattive di Saluggia vicinissimo alla Dora. A breve, dopo la sentenza antiregionalista della Corte Costituzionale che consente allo Stato di posizionare dove vuole gli impianti nucleari, saranno scelti gli otto siti per altrettante centrali atomiche e Trino Vercellese è fra le localizzazioni possibili. Il paese si trova solo ad una sessantina di chilometri in linea d'aria dal confine della Valle e dunque nessuno ci potrà dire che il nucleare non ci riguarderà...