Giuseppe Conte resterà come una macchia nera nella politica italiana, giunto com'è stato a Palazzo Chigi per chissà quali vicende che un giorno scopriremo. Questa ascesa, oggi trasformatasi in tracollo, ebbe come sponsor quel Beppe Grillo, che è stato il creatore del "grillismo" con i danni che ha fatto. Lo sappiamo bene in Valle d'Aosta con l'elezione alla Camera dei deputati di quella Elisa Tripodi, la cui azione parlamentare è stata nulla e la presenza in Valle d'Aosta del tutto inesistente. Ora dovrà trovarsi un lavoro. Non è solo la crisi del Governo Draghi, inopportuna ed intempestiva, ma il crescendo di stupidaggini dell'«Avvocato del popolo», come Conte si autodefinì, a sancire la fine dei pentastellati con una specie di suicidio politico collettivo. Nessuno rimpiangerà i "Cinque Stelle" e la colpa dei loro misfatti in Valle d'Aosta sarà ascritta anche a chi li ha votati, seguendo Grillo, pifferaio magico.