Silvio Berlusconi rilancia l'adesione della Turchia all'Unione europea. Un processo che già in passato aveva subito forti rallentamenti soprattutto per la contrarietà dei premier francese Sarkozy e tedesca Merkel. L'orizzonte si era bruscamente spostato al 2015. Certo l'esperienza, con molte ombre, di un vasto allargamento senza referendum cui ha corrisposto non a caso uno stop del Trattato costituzionale con i referendum negativi in Francia e Olanda e il più recente "no" irlandese al Trattato di Lisbona devono fare drizzare le orecchie agli entusiasti di un ingresso turco. Personalmente ho avuto e mantengo grossi dubbi: la Turchia è un grande Paese islamico e la geografia parla chiaro. I diritti umani - pensiamo ai curdi - sono calpestati. Per cui dare tutto per scontato mi pare rendere semplice una vicenda complicata.