Sarà capitato anche a voi. Ci sono persone che incontri che hanno lo sguardo spento ed altre con la pupilla che ha dentro come una fiammella. Niente di scientifico e neppure di paranormale, per carità! Ma la semplice constatazione che gli occhi sono lo specchio dell'anima. Anzi, precisa con minuzia lo scrittore Paolo Coelho: «Gli occhi sono lo specchio dell'anima e, in qualche maniera, rivelano ciò che sembra occulto. Ma, oltre alla capacità di brillare, essi posseggono un'altra qualità: fungono da specchio sia per le doti racchiuse nell'animo sia per gli uomini e le donne che sono oggetto dei loro sguardi». Trovo - perché il passare degli anni fa esperienza - che quel scintillio degli occhi appare come una pietra preziosa, quando ad accenderlo è un elemento senza eguali: la passione.
So quanto il termine corrisponda a diverse definizioni. Basta scorrere un dizionario - prendiamo quello della "Treccani" - e si va da un uso pressoché sparito di "sofferenza fisica" (rimasta con riferimento alla crocifissione di Cristo ed alle sofferenze che la precedettero e l'accompagnarono) e di "sofferenza spirituale e dolore morale" (darsi passione, nel senso di affliggersi) all'altrettanto desueto "sentimento, impressione, sensazione che agisce sull'animo, a cui l'animo soggiace" (Dante ne parla riguardo alle impressioni dopo un sogno, anche se non si ricorda il suo contenuto). Poi la "Treccani" disegna il suo uso comune: "sentimento intenso e violento (per lo più di attrazione o repulsione verso un oggetto o una persona), che può turbare l'equilibrio psichico e le capacità di discernimento e di controllo". Tipo: la passione dell'odio, dell'ira; essere dominato, accecato dalla passione, da cui la necessità di domare le passioni, che già si addolcisce con una citazione di Tiziano Scarpa: «Senza passioni non c'è esperienza e nemmeno storia». Messa da parte la definizione di "violento amore sensuale" ( del genere essere preso dalla passione) resta quel che mi interessa "inclinazione vivissima, forte interesse, trasporto per qualche cosa" ( con espressioni come avere passione per lo sport, per la caccia, per la musica, per la pittura; ha sempre avuto la passione della montagna;), che descrive la "partecipazione profonda, per naturale inclinazione e con dedizione totale di sé: con intensità di sentimento". A condizione ovviamente di non essere accecati dalla passione, come dice il dizionario, con "mancanza di obiettività procedente da spirito di parte o da altro sentimento che turba la serenità del giudizio e della valutazione". Ci soccorre Kahlil Gibran, che osserva acutamente: "Ragione e passione sono timone e vela della nostra anima navigante". Nel senso che la ragione ci guida, ma senza la spinta della passione restiamo fermi. Ho incontrato e incontro tante persone, ma lì sta la differenza, che uno sia uno sportivo, un medico, un artigiano, un insegnante e mille altre cose. La passione ben governata fa la differenza. L'ho visto e lo vedo anche in politica. Mi è capitato, in certi passaggi, di essere riuscito con la giusta misura di passione a raggiungere dei risultati importanti con interlocutori con cui mi capitava di discutere in momenti decisivi o parlando platee che avevano bisogno di credere che ce l'avremmo fatta e ce la facemmo. La passione comunica speranza, liberando voglia di fare, di dare, di essere con un effetto simile alle endorfine, che ci danno voglia di agire. Per cui: evviva la passione, carburante nella nostra vita!