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10 ago 2018

Basta ambiguità sui vaccini!

di Luciano Caveri

Ne parlo dopo la scelta di rinvio di un anno, per mano dei "Cinque Stelle", della norma sull'obbligo vaccinale nelle scuole. Ho letto molto dei "novax", compresi dialoghi fra alcuni di loro che svelano maggiormente le scelte tattiche e strategiche, perché non in pubblico. Durante le recenti elezioni regionali, ho visto delle "mailbombing" verso partiti e candidati con poste elettroniche, alcune civilissime, altre degne di uno psichiatra. Segno di come sanno organizzarsi minoranze chiassose (alla fine a scrivere sono state poche persone ma, arrivando assieme, le mail sembravano di più) per colpa di maggioranze silenziose, che subiscono atteggiamenti attaccanti e toni sopra le righe. Spesso il silenzio in democrazia non è d'oro, perché lascia spazio all'irrazionale, che colpisce anche persone colte che precipitano nei pregiudizi e nelle fantasie.

Allora, senza contarci storie, il vero "novax", quello militante, mira a non vaccinare i propri figli, poi sceglie di appellarsi alla libertà, all'autodeteminazione, denuncia i business delle multinazionali farmaceutiche, la complicità dei medici che falsificherebbero dati scientifici, prendono tempo nel nome della necessità di essere informati e di fare test per capire la reazione dei figli ai vaccini e segnalano casi gravissimi derivanti in passato dalle vaccinazioni, cavalcano idee cospirazioniste e "fake news". In tanti lo fanno naturalmente in buona fede, come avviene nella logica fideistica delle sette che li imprigiona contro i "nemici" loro e dei loro figli, che loro proteggono da bravi genitori, quanto non farebbero invece i pecoroni come me che si vaccinano e fanno vaccinare, che sono il Male e loro, ovviamente, il Bene. Anche questa volta, come in passato sarò deriso o minacciato da chi si troverà a leggere queste cose e milita, a differenza mia, in gruppi con la verità in tasca, anche se antiscientifica e basata su costruzioni farlocche. Già questo atteggiamento è dimostrazione che qualcosa non torna. Io sto con l'immunologo Roberto Burioni e la sua battaglia per i vaccini, che a generazioni come le mie hanno salvato la vita. Di lui, che ha definito «folle» la scelta di rinvio (su cui alcune Regioni intendono andare alla Corte Costituzionale), cito alcuni spunti, affrontati con giusta ironia: «Se l'antivaccinista sostiene che i vaccini sono contaminati da plutonio, uranio, cesio, bario, dinamite e "Cedrata Tassoni", rispondetegli che studi estesi e accurati hanno dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio che i vaccini sono purissimi. Siccome la purezza assoluta è limitata agli angeli e alla figlia di Giorgio Germont nella "Traviata", potete dirgli che sono tanto contaminati quanto qualunque altro farmaco per uso iniettivo; questo dovrà portarli a rifiutare, per coerenza, l'anestesia durante la prossima seduta dal dentista. Accompagnateli per verificare, potrebbe essere divertente. Altri vi diranno che i vaccini sono troppi e sovraccaricano il sistema immune dei bambini: a questi potete ribattere che se vogliono evitare questo sovraccarico non devono solo evitare le vaccinazioni, ma dopo averlo sterilizzato (non mi chiedete come fare, sentite gli antivaccinisti per questi dettagli) dovranno chiudere il loro bimbo in una bolla sterile, visto che tutti i vaccini messi insieme contengono circa 260 antigeni (le singole sostanze che stimolano il sistema immune) mentre una puntura di zanzara ne inietta alcune migliaia, senza peraltro fornire alcuna protezione contro pericolose malattie. Non parliamo poi di quello che accade se il fanciullo si procura un piccolo graffio sulla pelle, perché qui siamo nell'ordine di miliardi di antigeni. Il bambino nella bolla sterile si sentirà magari un poco solo, ma sono certo che lo sapranno curare con delle pilloline omeopatiche capaci di fare tornare la felicità. Continuando, una delle argomentazioni più di moda è quella secondo la quale chi non si vaccina si ammala di meno; a parte che è come dire che chi guida ubriaco provoca meno incidenti stradali, è provato da dati solidissimi che la mortalità per altre malattie dei pazienti che hanno la sfortuna di contrarre il morbillo è molto più alta della media negli anni dopo l'infezione. Questo smentisce le affermazioni degli antivaccinisti, considerando che - secondo i parametri più moderni - la morte non è considerata dalla scienza schiava delle multinazionali un indice di perfetta salute. Infine - numerosissimi - ci sono quelli che "sono a favore dei vaccini ma contro l'obbligo di vaccinare". I dati indicano che senza l'obbligo le coperture vaccinali in Italia stavano scendendo progressivamente; al contrario, da quando c'è l'obbligo stanno risalendo in maniera lusinghiera. Insomma, per una volta che una legge funziona, gli italiani la rispettano e questo sta oggettivamente facendo il bene di tutta la società (antivaccinisti inclusi) riducendo pure in prospettiva i costi per lo Stato, costoro chiedono di abrogarla per potere liberamente seguire le loro superstizioni». Annoto che, fra i "Cinque Stelle", spicca il "no" alla proroga della Senatrice Elena Fattori, che ha scritto parole di fuoco, fra le quali queste destinate al suo Movimento: «Lo spirito antisistema si è spinto purtroppo nei meandri del complottismo più becero e antiscientifico che tira il freno a mano del vero cambiamento virtuoso. Dalle famosissime scie chimiche, al triste negazionismo "Aids", alle cure strane e improbabili per il cancro per arrivare al pericoloso fenomeno "novax": tutte le derive complottiste, che peraltro vedono muovere interessi economici importanti, hanno trovato spazio nel "Cinque stelle". Complottismi tenuti più o meno a bada, ma sempre lasciati liberi di esprimersi per onorare l'eterogeneità e la genuinità di un movimento popolare. In particolare sui vaccini il percorso verso una posizione accettabile dal punto di vista medico scientifico è stato oltremodo sofferto. Se è vero infatti che i "novax" costituiscono una parte rumorosa, ma esigua della popolazione è altrettanto vero che, complice anche gli spettacoli contro i vaccini ormai antichi di Beppe Grillo, nel movimento questi hanno trovato praterie. Nello scorso anno perciò l'evoluzione verso una posizione "massime coperture vaccinali ma con una modalità di raccomandazione attiva stile Paesi nordici" è stato un ottimo modo per conciliare le diverse anime. "Sì vaccini - no obbligo" ma informazione corretta, capillare con centri vaccinali efficienti e vaccini prontamente disponibili. Ottimi propositi che però necessitano un impegno di studio tecnico e politico importante e si sono infranti alla prova dei fatti su questo emendamento, che rimette in discussione la vera intenzione del movimento di proporsi come forza di Governo costantemente affidabile dal punto di vista medico scientifico». Se lo dice lei...