Ho contribuito a far nascere e ho seguito nel tempo i fatti riguardanti "Cva - Compagnie Valdôtaine des Eaux". Ricordo la prima volta in "Finaosta" in cui parlai della questione con un funzionario, poi asceso ad alti livelli proprio in quella società, che si dimostrò - si vede che non conosceva neanche i fondamentali dell'ordinamento valdostano - del tutto ignaro della tematica acqua e idroelettrico come trattata nello Statuto Speciale. Comunque sia, l'acquisizione del patrimonio "Enel" in Valle fu una scelta giusta per la comunità valdostana e la sua centralità nell'economia valdostana è evidente. Ora al centro della scena purtroppo ci sono anche errori compiuti su cui la Magistratura sta facendo il suo dovere. Mentre la società, sorda alle preoccupazioni serie sull'operazione, viaggia a tutto vapore verso la quotazione in Borsa. Operazione che non demonizzo perché non è una privatizzazione, ma che appare in questa fase piena di incognite e poco discussa per com'è impostata, con alcune opacità e con un quadro giuridico che riguarda la legislazione nella triangolazione fra "Aosta - Roma - Bruxelles" poco chiaro che pesa, ad esempio sulla valutazione di "Cva", anche in prospettiva della gara per la scadenza delle centrali elettriche del 2029 (ma nel 2024 la gara dovrà essere bandita). Incide poi la data del 2047, quando scadrà per la Valle d'Aosta la proprietà di 99 anni, pur rinnovabile, delle acque, che si incrocia con la concessione - presumibilmente trentennale - delle grandi derivazioni che alimentano le centrali. Sarebbe bene avere chiarezza, certezze e onestà di intenti nei piani di sviluppo - che come noti sembrano bozze più che certezze - per questa nostra società fiore all'occhiello, perché non appassisca e sappia davvero affrontare le trasformazioni del mercato elettrico. "Mouv'" ne ha parlato venerdì scorso in un incontro pubblico ad Aosta assai partecipato e qui propongo la registrazione del mio intervento. Chi voglia farlo - in attesa che il mio nuovo Sito riapra qui più facilmente le discussioni - potrà scrivermi a lcaveri@gmail.com.