La politica per me è sempre stata una passione e questo comprende anche la parte, per così dire, oratoria. Ora - non avendo cariche elettive - ho meno momenti di intervenire in pubblico, ma questo non vuol dire che non ritenga utile farlo, se capita di doverlo fare. I comizi e interventi in dibattiti servono a congelare i pensieri in un certo momento storico. Un esercizio salutare, perché prepararsi per certe occasioni significa dover pensare e mettere in fila i propri pensieri. L'oralità non è lo scritto, specie se capita, come a me, di parlare senza un testo preordinato, ma seguo appunti e non righe preparate prima. Si ottiene più attenzione, ma per contro si corre qualche rischio di prendere "papere" o infilarsi in qualche frase involuta.
Riporto qui il mio intervento al "Rendez-Vous Progressiste" di Gressan. Pensieri in libertà, che spero possano interessare.