Caro Babbo Natale, ad un mesetto dalla Festività mi permetto di scriverti: è la prima volta che lo faccio, perché da piccolo - prima che tu occupassi la scena - scrivevo a Gesù bambino con buoni risultati sotto l'albero. Questa volta non mi sembra il caso di disturbare lassù in Cielo per una questione prettamente laica, anche se magari una preghiera aiuta sempre quando si è preoccupati. Per cui ho scritto a te, visto che che occupi la cronaca di questi tempi ed io - lo premetto - sono tuo strenuo difensore. Vengo al sodo: va bene che non ti occupi di Politica, ma di questi tempi ti converrebbe scendere in campo, perché è evidente che tu sia sotto attacco.
Dalle pagine del periodico scientifico "Lancet Psychiatry" i professori Christopher Boyle, dell'università di Exeter e Kathy McKay, dell'università del New England, in Australia, scrivono non solo che non esisti, ma che nascondere questa verità ai bambini metterebbe a rischio la loro fiducia nei genitori e sarebbe un'attività - udite, udite! - «moralmente sospetta». Roba pesante e aggiungono: «Prima o poi tutti i bambini scoprono la verità. E' inevitabile che a quel punto si chiedano quali altre bugie gli sono state rifilate». Il punto dei due esperti è semplice: «Se i genitori sono capaci di mentire su una cosa speciale e magica come il Natale possono essere considerati i garanti della saggezza e della verità?». Questi vogliono portarti via il lavoro, caro mio, e farti uscire di scena e neppure chiariscono come. Temo ci possa essere lo zampino della Befana o forse di Mark Zuckerberg, ma - visto che si parla di bugie - come escludere che sia una furbesca manovra di Pinocchio? E vanno giù duri anche sull'idea che ci sia un'entità in grado di osservare, dal Polo Nord, il comportamento di tutti i bambini e decidere se sono stati buoni o cattivi, motivando così - tipo "voto di scambio" - i regali da portare o no ai fanciulli più o meno meritevoli. Considerano deleteria questa specie di "Grande Fratello" di orwelliana memoria come troppo incombente e ricattatoria, perché creerebbe una perenne insicurezza nei bimbi, costretti di fatto ad essere buoni, che poi ad essere franchi c'è chi è irrimediabilmente cattivo sin dall'infanzia. Aggiungono ancora che i genitori mentono non tanto per i figli, quanto per loro stessi, perché vogliono rivivere la loro infanzia e la magia del Natale: maledetti bugiardi, che invecchino senza nostalgie! Occhio che la prossima volta potrebbero accusarti di spandere con la slitta le scie chimiche o mettere in giro sospetti di pedofilia: reagisci! Devi scuoterti dal torpore e prepararti ad una riscossa: ne va della tua credibilità ed è ora che tu esca dal tuo rifugio al Polo Nord e contrattacchi, rompendo il tradizionale riserbo e lo dovresti fare prima di Natale. Su questo ho un'idea: tra una settimana in Italia si vota per una riforma costituzionale importante, che a me non piace per molte ragioni e che è stata ispirata da Matteo Renzi l'attuale Presidente del Consiglio in Italia. Immagino che su di lui avrai un dossier ormai un po' datato e chissà se già da piccolo avesse la propensione a raccontare bugie, una certa cattiveria con i bambini che non la pensavano come lui e la malsana idea di rompere i giocattoli, come ora vuole fare con la Costituzione. Visto che una delle preoccupazioni in Italia è che cosa capiterebbe se, come spero, prendesse una gran batosta al referendum e cioè chi potrebbe prendere il suo posto a capo del Governo, è ora che tu ti faccia avanti. So che è meglio il lavoro che fai da secoli, che l'Italia è a pezzi e chi te lo fa fare, ma in fondo la macchina natalizia è ben rodata e se Renzi per mesi al posto di governare ha fatto la campagna elettorale girando come un matto, cosa vuoi che sia lasciare Palazzo Chigi per andare una notte a consegnare i regali! "Babbo Natale Presidente!": così vorrei chiamare il Movimento d'opinione che ti sostenga. Aspetto tue notizie: una lettera, una telefonata, un messaggio su "WhatsApp". Forza, Babbo Natale, non tentennare! Tuo Luciano
P.S.: sono nato a Natale, sarà ben un segno del destino!