La terribile attesa

Yara GamberasioHo seguito, come tutti, la vicenda - ormai dai toni drammatici - della scomparsa della ragazzina bergamasca Yara Gamberasio, apprezzando la sobrietà della famiglia e della popolazione.
Nulla a che vedere con il clima indecoroso e grottesco dell'altro delitto, quello di Avetrana, che ha creato un circo mediatico attorno all'assassinio della giovanissima Sarah Scazzi. Questa considerazione vale anche per la giornata di ieri, quando il fermo del giovane marocchino, come sospettato di omicidio e di occultamento di cadavere, ha creato evidenti tensioni nel Bergamasco.
Forse il fatto di avere una figlia coetanea della povera Yara ha creato in me una partecipazione ancora maggiore. Credo che quel che è successo sia il peggiore incubo per un padre e una famiglia: un dolore indicibile e straziante. Immagino che cosa voglia dire una giornata come quella di oggi con i volontari impegnati nelle ricerche in una lunga attesa carica di dolore.
Certo che nella stessa domenica fra la storia luttuosa dei ciclisti falciati in Calabria da un marocchino pirata della strada, pure drogato, e Yara - con il sospetto che possa essere stata uccisa da un altro marocchino - vanno in pezzi, pur ingiustamente perché ogni generalizzazione sarebbe sbagliata, molti dei tasselli della convivenza.
Far finta di niente sarebbe ipocrisia.

Commenti

Leggendo oggi il giornale...

mi hanno colpito le parole sagge ed equilibrate della mamma della ragazza scomparsa e probabilmente uccisa.
Un dolore composto che ha suscitato tutto il mio rispetto e che mi ha fatto capire che Yara era cresciuta in una bella famiglia ed aveva, come si suol dire, sani principi. Sul perchè accadono certe cose e perchè spesso colpiscono le persone migliori sono state riempite biblioteche, ma nessuno ha saputo dare una risposta esaustiva.
Io non sono religioso per cui non mi pongo, almeno, il problema di molti credenti circa il perchè Dio consenta certe cose. Dopo la Shoah molti autori hanno detto che, nel frattempo, Dio era morto.
Boh! Io credo che nella nostra vita molto incida il caso per cui puoi essere una specie di santo, ma se passi sotto il cornicione al momento sbagliato la tegola ti casca in testa e buonanotte.

Le esperienze...

personali, sono proprio così, intime e di crescita interiore. Compreso il dolore straziante. Dio c'entra poco con le azioni degli uomini, proprio perché hanno una loro libera responsabilità. E anche il caso c'entra poco, Voltaire (cito a memoria) riassumeva così: "il Caso è la causa ignota di un evento noto".
Sia nel caso Scazzi che in questo le cause sono più o meno note.

Bruttissimo periodo, comunque. Io ho due figli e sono davvero in crisi. Il mio ruolo di protezione verso di loro, mi impone l'onere e l'onore di essere presente, ma non posso e non devo fare la guardia giurata.

E' molto difficile...

per un genitore aiutare un figlio a diventare un adulto equilibrato. Purtroppo l'amore non basta e gli psicologi parlano di amore negativo quando i genitori, pur amando i propri figli, commettono degli errori educativi che ne segnano per sempre la vita.
Se vuoi adottare un bambino vieni sottoposto ai raggi X. Può sembrare paradossale ma io credo che dovrebbe essere obbligatorio un corso alle coppie che intendono mettere al mondo un bambino, anche se forse non servirebbe.
Quando anni fa ho fatto il corso prematrimoniale al termine ho detto al prete, tra il serio e il faceto (mica tanto): "Padre guardi che ad almeno la metà dei partecipanti lei dovrebbe vivamente sconsigliare il matrimonio". Lui ha sorriso ed allargato le braccia.

Sono d'accordo.

Ho avuto l'esperienza di un adozione particolare, anzi da "casi particolari". Il mio ruolo era di aiuto e supporto. Ho ammirato il coraggio dimostrato alle domande più imbarazzanti. Ma se sei un genitore "biologico" tutto è "naturalmente" dovuto.
Ci si premura di mettere imbraghi anche per andare al bagno, scritte insulse sui sacchetti e non ho ancora sentito parlare di un corso per iniziare a capire il ruolo del genitore.
Caro Rocco, credo che servirebbe. Molti prenderebbero in considerazione altre strade, che non quella di mettere al mondo individui infelici.

Il richiamo...

alla ragionevolezza e l'invito ad evitare derive razziste di Luciano è sicuramente condivisibile, ma di fronte a certi episodi il sangue ribolle: pare che una giovane marocchina tale Ruby abbia sfilato settemila euro ad un povero vecchio.

Registrazione Tribunale di Aosta n.2/2018 | Direttore responsabile Mara Ghidinelli | © 2008-2021 Luciano Caveri