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02 nov 2010

"Smart Grid"

di Luciano Caveri

E' sempre difficile riuscire a tenersi aggiornati su quanto si muove nel mondo che possa interessare la Valle. Bisognerebbe essere Pico della Mirandola (bellissima la biografia del rimpianto Jader Jacobelli) per poter seguire tutto, ma - in una logica umanistica - è bene tenersi allenati. Ci pensavo stamattina a Milano, invitato a parlare ad un convegno della Commissione europea, sullo "Smart grid", cioè lo sviluppo di reti intelligenti di distribuzione dell'energia elettrica. Un termine in inglese che, come si è capito, non ha ancora trovato in italiano un'espressione efficace che faccia capire la posta in gioco: in sintesi, immaginando un cammino inverso, si va dal contatore elettronico a casa dell'utente attraverso le linee elettriche controllate da sistemi informativi che evitino sprechi e che tengano aperto un dialogo fra il cliente e il suo fornitore. Tema affascinante che ci piazza nel mezzo delle nuove tecnologie e che non può essere banalizzato con l'idea di semplici rifacimenti di elettrodotti obsoleti e a fine corsa. L'energia, il suo utilizzo, il risparmio, le possibili fonti rinnovabili, impianti performanti, costruzioni "risparmiose": una gamma vastissima di temi interconnessi e vien da pensare che il dovere della politica dovrebbe essere proprio quello di cavalcare le innovazioni. In questo senso, quel poggiolo sull'Europa, che è per me il Comitato delle Regioni, serve a respirare aria pura contro i miasmi della politica di piccolo cabotaggio.