La notizia che il Presidente della Federazione Russa, Dmitrij Anatol'evič Medvedev, verrà in Valle d’Aosta in vacanza conforta chi, come chi vi scrive, ha sempre creduto nel mercato russo e a suo tempo ebbi un’ottima impressione della potenzialità crescente in una memorabile visita a Mosca (sfiancato dalle vodke nei brindisi benaugurali, davvero obbligatori) e i dati lo hanno nel tempo confermato. Chissà come mai il Presidente ha scelto Breuil-Cervinia, che pure è la località più nota della nostra Regione in Russia. Amici, conoscenti, lui stesso prima di giungere ai vertici? Forse lo scopriremo nei prossimi giorni. Chi lo incontrerà – il primo appello è al mio amico Corrado Neyroz dello splendido "Hermitage" – gli dica che il russo più famoso che venne in Valle d’Aosta fu nel 1857 Leone Tolstoj, amatissimo classico con il suo "Guerra e Pace". Girovagò per la Valle per alcuni giorni: aveva 29 anni e dalla Valle del Lys si spostò verso Saint-Vincent (attraverso prima il Col Ranzola e poi il Col de Joux) per poi passare ad Aosta (dove visitò i monumenti romani) e via verso il Colle del Gran San Bernardo, tenendo un diario di quella visita. Da quelle annotazioni – lo dico scherzosamente – il dispiacere di essere… andato in bianco (compresa una cameriera a cui a Gressoney aveva allungato cinque franchi, ma che non si presentò in camera da letto). Anche i grandi romanzieri russi avevano le loro umanissime debolezze.