L'idea che in Valle d'Aosta ci siano dei satanisti, direi assai confusi leggendo quel che è stato scritto su di loro, lascia sgomenti e la prima tentazione sarebbe quella di buttarla sul ridere. Una di quelle storie provinciali, frutto di noia e paranoie, che nascono chissà come e che finiscono nel ridicolo fra una ramanzina e un calcio nel sedere. Poi, pensando a certe tragiche vicende del varesotto con le "Bestie di Satana" e i loro delitti (su cui ha fatto luce Tiziano Masini, che fu sostituto procuratore ad Aosta), il sorriso sparisce in fretta e diventa una smorfia perché talvolta il passaggio fra balordaggine e atti criminali può essere impercettibile. E per fortuna gli uomini della Questura di Aosta hanno agito in fretta insieme alla magistratura perché è sempre meglio prevenire. Il responsabile di scritte, imbrattamenti e addirittura di furto di teschi in cimitero sarebbe una appassionato di black metal neonazista: roba da spedirlo a spaccare pietre per qualche tempo con vista su Auschwitz e sottoporlo a corsi di storia contemporanea per fargli capire se e come sia folle anche solo pensare, purtroppo poi per fare certe cose.