La "Fiom-Cgil" respinge l'accordo per Pomigliano d'Arco, trovandosi in una situazione di isolamento, forse temporaneo, perché alla fine produrre o non produrre la "Panda" a Napoli piuttosto che in Polonia vuol dire tenere aperto o chiudere lo stabilimento e perciò non credo che il referendum fra gli operai si chiuderà con un «niet». E' interessante quanto sta avvenendo, perché sancisce quanto già da tempo noto e che colpisce chi come me ha vissuto l'epoca della cosiddetta unità sindacale, vale a dire che la "Cgil", la "Cisl" e la "Uil" (in Valle si somma il "Savt") ormai la pensano in modo molto diverso e l'unitarietà è svaporata. Strana vicenda: la manovra finanziaria, che fa dei costi della politica il suo cavallo di battaglia, non tocca per nulla i sindacati in un momento di apparente loro fragilità, forse spiegando il penchant filo-governativo di alcune delle organizzazioni sindacali, come se alla base ci fosse anche qualche forma di baratto per una parziale "pax sociale". Magari il mio è un astrologare, o forse no.