"Il Loetschberg, galleria che attraversa le Alpi occidentali da Nord a Sud, cambierà la vita dei trasporti tra l'Italia e la Svizzera. Il tunnel di Loetschberg, che collega Frutigen, a nord, con Raron, a Sud, è stato inaugurato la settimana scorsa, dopo otto anni di lavori. E' anche il terzo tunnel più lungo del mondo, dopo quelli marittimi di Seikel, in Giappone, e della Manica, in Europa. Ma soprattutto è il primo tratto di una serie di linee ferroviarie nuove di zecca, studiate ad hoc per favorire il trasporto merci transalpino su rotaia". Così nel 2007 scriveva un'agenzia di stampa elvetica: oggi un "Rapport sur le transfert 2009" del Governo elvetico dimostra come, in attesa del secondo tunnel del San Gottardo, il primo tunnel è valso di più per i passeggeri che per le merci, diversamente dalle previsioni. Come sempre, questa osservazione è inserita in un quadro d’analisi assai interessante sia per il traforo del Brennero già cominciato, ma cui stentano ad arrivare i finanziamenti italiani, sia il Torino-Lione tornato all’onore della cronaca per le proteste in Val di Susa. La realizzazione di tunnel ferroviari, insomma, è utile per le merci se inserita in una scelta di spostamento delle merci da strada a rotaia attraverso le Alpi e immaginando forme di esercizio che non penalizzino il trasporto merci.