Quando, tanti anni fa, mi ero occupato - come cronista - di vicende giudiziarie, avevo sviluppato un anticorpo garantista che non mi ha mai lasciato. Questo vale anche per l'affaire di cui si parla in queste ore legato all'ambiente della zootecnia. E' un mondo che conosco abbastanza bene, avendo avuto - come spesso ho ricordato - un papà veterinario condotto, che lavorava con passione e fatica. Sul piano amministrativo, rivendico ancora oggi, d'intesa con l'allora assessore alla Sanità Tonino Fosson, una linea dura sul risanamento del bestiame, che non mi ha attirato grandi simpatie, ma chi vive con la "fissa" di massimizzare i voti di preferenza prima o poi la paga. Eppure, per chiunque ragioni, questa linea forte per avere l'eradicazione delle malattie è l'unica strada per evitare che, un giorno o l'altro, tubercolosi e brucellosi in una parte di allevamenti possano dare il destro per colpire la commercializzazione della Fontina.