Conosco bene il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che come rappresentante della Valle d'Aosta, votai volentieri proprio per le frequentazioni e il lavoro comune, quando era Presidente della Camera e poi al Parlamento europeo. Ieri al Quirinale, per il "Premio Saint-Vincent di Giornalismo", l'ho visto combattivo e ne sono lieto. Il suo intervento, specie laddove ammoniva di lasciare stare il Quirinale, è stato un capolavoro di secchezza di questo napoletano cosmopolita e pieno di sense of humor anglosassone. Ieri è stato molto gentile con me e ha scherzato dicendomi: «Caveri, ti vedo bene, sembri sempre un giovanotto!» Io sono con il Presidente contro una politica volgare e arruffona che si diffonde come una peste e che rischia di trascinarci nel baratro.