25 ago 2009
La morte tragica della guida valdostana Alberto Cheraz mostra, se mai ce ne fosse stato bisogno, quanto la severità delle nostre montagne e delle loro pareti possa risultare pericolosa. Chiunque arrampichi sa che esiste questa componente di imponderabile e non serve a niente, come già avviene nella sonnolenta pubblicistica estiva, prendersela con... le montagne. Ricordo certe polemiche sul Cervino, vetta particolarmente insidiosa per la caduta delle pietre e per le frane. Oltretutto i cambiamenti climatici accentuano - anche nel massiccio del Bianco, dov'è successa l'ultima tragedia - alcune situazioni di rischio, di cui gli appassionati, per quanto esperti ed attrezzati, si espongono nel coltivare il loro amore per le cime.