Nel mese di agosto i giornali assomigliano alle barche che cercano il vento. L'assenza di materia prima, mentre per contro i lettori nullafacenti leggono di più i quotidiani, obbliga a enfatizzare ogni alito di notizia. Così questa storia leghista di una modifica costituzionale per valorizzare bandiere ed inni regionali costringe i portavoce degli schieramenti politici a prese di posizione e i titolisti a darsi da fare. Nella bonaccia ogni zefiro va sfruttato, ma francamente siamo al ridicolo. Noi, da tempo, abbiamo una legge regionale che riconosce bandiera, inno e simbolo della Valle d'Aosta e sono fiero di aver fatto questa legge. La cosa ha turbato qualcuno? Perché non ricordare che nel cortile d'onore del Quirinale ci sono già, ben esposte, le bandiere delle Regioni e delle Province autonome?