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31 lug 2009

Gex: la verità contro le bugie

di Luciano Caveri

Sono contento che la Procura di Mondovì abbia avviato una nuova inchiesta sul crash dell'aereo di Corrado Gex del 25 aprile 1966, purtroppo con la morte di tutti i suoi occupanti. Quando ho scritto in passato della vicenda, ho ricordato come il Canonico Donato Nouchy - allora Priore di Arnad - raccontasse dei suoi sospetti su di un'attentato. Il suo dubbio è che fossero componenti impazzite di area comunista che contestavano al giovane deputato la sua scelta di avvicinamento al Governo Moro, nota esperienza del centrosinistra, con conseguente appoggio alla linea che sanciva la fine della Giunta valdostana del Leone comunisti-Union con accantonamento di un'esperienza politica che, in piena Guerra fredda, aveva consentito al Pci - escluso dal Governo nazionale e ancora più all'angolo con il centrosinistra - di mantenere un'esperienza governativa, ben prima della nascita delle Regioni a Statuto ordinario. Un'idea, quella di Nouchy, che recente pubblicistica, anche strampalata, ha mischiato a bizzarrie o ad autentiche stupidaggini. L'inchiesta della Procura piemontese va dunque considerata nel duplice significato: fare chiarezza sull'incidente aereo, se mai sarà possibile a distanza di tanti anni e con materiali di diverso genere ormai spariti; presentare il conto a chi ha scritto cose false o persino calunniose nei confronti di Gex e sul contesto complessivo dell'incidente.