L'ottimismo da solo non basta e neppure una forma velata di scaramanzia, che porta ad esorcizzare la crisi non parlandone. Ed invece, come un'epidemia che può svilupparsi rapidamente o con maggior lentezza, la crisi globale sbarca, con diversi volti, anche in Valle e la preoccupazione riguarda in primis i posti di lavoro. Bastava parlare con qualche industriale per rendersi conto che il rallentamento avrebbe innescato problemi anche in questo comparto, che in un'economia "plurale" risulta importante per la nostra Valle, ma è reso assai fragile laddove la nostra industria opera nei comparti della fornitura e della subfornitura, che è in difficoltà proprio perché tributaria della salute (e in questi mesi dei malesseri gravi) di chi si approvvigiona dalle industrie sottostanti. Che ci fosse la necessità di trovare una nuova via nel settore industriale, per gli anni a venire e tenendo conto di alcune aeree industriali importanti, era fatto noto e ben espresso da un ponderoso studio della società "Ambrosetti".