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27 lug 2009

Imbrattare i muri

di Luciano Caveri

Con le nuove norme contenute nel tanto discusso decreto sulla sicurezza, è previsto un apprezzato giro di vite per chi si diverte a disegnare graffiti o a tracciare scritte sui muri e su tutto il resto. Le sanzioni amministrative e penali, per gli autori e per chi vende a minori bombolette di vernice indelebile, credo che faranno il loro effetto. I writer dall'elevato contenuto artistico sono, basta guardare i muri di Aosta, un'infinitesimale minoranza e purtroppo - a parte patetiche dichiarazioni d'amore che varrebbero alcuni calci nel sedere - si è pure esaurita quella carica ironico-sarcastica che ricordo in certe scritte negli anni Ottanta. Ci sono teppisti che godono come matti a rovinare il decoro di palazzi e arredi urbani di vario genere. Ricordo palazzi del centro appena ridipinti, divenuti tela sin da subito per certi sghiribizzi che sono una vera e propria violenza oltreché un danno.