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25 lug 2009

Camper double face

di Luciano Caveri

Confesso che mi piacerebbe attraversare in camper il deserto del Sahara oppure usarlo per affrontare le strade della foresta amazzonica o anche godermi la tappe per arrivare a Samarcanda. L'uso, invece, del camper per mettermi in modo stanziale in un campeggio, in un parcheggio di una funivia o in mezzo ad altri camper in un'area di sosta mi intristisce, venendo meno quella parte avventurosa da carro dei coloni del Far West. Un monolocale itinerante sarà pure economico - e lo capisco, anche se alcuni camper costano soldoni - ma non mi si tiri di mezzo il contatto con la natura o l'esprit de liberté.  Per altro, rispetto la passione dei camperisti, pur subendo gli obblighi di incolonnamento dietro i loro mezzi sulle nostre strade delle vallate e pur avendo qualche dubbio sul fatto che la grande maggioranza dei camper - potente lobby di costruttori e di appassionati - la si guidi con la sola patente B ed il mezzo come visuale e sagoma non è per nulla banale.